SAN SEVERO: invecchiamento attivo, bilancio positivo per le attività messe in campo dal Comune e SPI CGIL.

«Questo progetto è stato un efficiente punto di contatto tra Terzo Settore ed istituzioni, che ha ben preso il via dalla legge regionale sull’invecchiamento attivo (Legge regionale Puglia n. 16/2019) applicandola al nostro territorio e alle sue esigenze» – questo l’incipit dell’incontro di ieri tenutosi a San Severo e moderato dal Cons. Antonio Stornelli, durante il quale si è fatto il punto sulle attività del progetto “Di generazione in generazione, una comunità che apprende” portato avanti durante quest’anno sociale dal Comune di San Severo – Assessorato alle Politiche Sociali e dagli enti di formazione professionale coinvolti, unitamente alla SPI CGIL, protagonisti del progetto sono stati 18 giovani under 35 che hanno seguito corsi di formazione in agricoltura tenuti congiuntamente dagli enti di formazione e da agricoltori stessi, per agevolare lo scambio di competenze intergenerazionale.
«Tra qualche anno la popolazione over 65 costituirà circa il 22% di quella globale, il dato è in aumento, complice di ciò l’aspettativa di vita che si è allungata e il tasso di natalità in calo. È incoraggiante constatare che il primo comune a crederci, a credere nel progetto prospettato dalla legge regionale sull’invecchiamento attivo, sia proprio il Comune di San Severo. Questo ci incoraggia.» – il commento di Alfonso Ciampolillo, segretario provinciale di Spi CGIL Foggia.
All’evento erano presenti anche Luigi Annolfi, della Camera del Lavoro di San Severo, la dott.ssa Arcangela De Vivo, in rappresentanza della Consulta delle Associazioni, il dott. Luigi Piero Mastrodonato (Mestieri Puglia), il dott. Antonio Da Maso (Smile Formazione), il presidente del Gal Daunia Rurale Pasqua Attanasio, il Vice Segretario Provinciale PD di Foggia Gianluca Ruotolo e l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di San Severo, l’Avv. Simona Venditti, che ha chiuso l’incontro rivendicando l’importanza dei sindacati e degli enti di formazione nelle politiche pubbliche di welfare, sottolineando come sia utopico ritenere che tale compito spetti unicamente al decisore pubblico.