Comunicati

San Severo: LA PALAZZINA DEL CALCIO

di VANNI PELUSO CASSESE

Tutti soddisfatti della realizzazione di una palazzina all’interno del campo sportivo “Ricciardelli”. Soddisfatti i politici presenti, regionali, provinciali, comunali. Soddisfatti i dirigenti dell’U.S. San Severo Calcio. Forse, soddisfatti i tifosi. Invero, non sono riuscito a carpire compiutamente il pensiero di questi ultimi al riguardo. Nella mattinata dello scorso mercoledì, invitato, mi sono recato all’inaugurazione della Palazzina costruita all’interno dello stadio sanseverese. Bella la giornata, quasi primaverile. Perfetta la cerimonia, ottimi i dialoghi degli intervenuti politici dei diversi livelli dell’amministrazione pubblica. Bravo don SALVATORE CAMILLO ad officiare la beneagurante benedizione del nuovo complesso. Tra l’altro ho scoperto che il prontuario dei preti contiene una formula di consacrazione per ogni evenienza, quindi, vi si trova anche quella necessaria alla benedizione degli impianti sportivi. Sorprendente l’ampia piazzola che circonda quella che sembra una villa. Aria, luce, servizi, arredi non mancano all’interno degli spogliatoi che occupano gran parte dei locali. Infine, una luminosa sala stampa, che vedo molto bene utilizzata anche per meeting formativi per tecnici, dirigenti, giocatori, genitori. Non so se, a suo tempo, la realizzazione di una tale struttura fu pensata all’interno di in un più ampio progetto di riqualificazione del campo “Ricciardelli”, la cui proprietà oggi, finalmente, dopo tanti decenni, è stata trasferita dalla Regione Puglia al nostro Comune. Spero che chi, all’epoca della decisione, intese far costruire la Palazzina su un’area che a mio sommesso parere ho sempre pensato ben si potesse adattare alla realizzazione di un paio di campi di gioco dalle misure ridotte, ove far esercitare i ragazzi delle attività giovanili, avesse chiaro un progetto definitivo di sistemazione dell’intero complesso. Perché, purtroppo, non è ipotizzabile che San Severo, almeno nell’immediato futuro, possa essere in grado di realizzare un nuovo stadio che soddisfi le esigenze di una popolazione di circa 55.000 abitanti. Perché, purtroppo, non si è provveduto, dopo la costruzione del Palasport, a dar seguito al progetto della cittadella sportiva che sarebbe dovuta essere completata in zona Castellana. Perché la congenita carenza di altri adeguati impianti sportivi non diventi motivo di sempre maggiore riduzione, purtroppo, delle chances per i nostri giovani di avvicinarsi allo sport. Credo di trovare tutti d’accordo nell’affermare che un’illuminata gestione della cosa sportiva dovrebbe sempre prevedere la diffusione di una massiccia e competente attività di reclutamento e formazione delle giovani leve.

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