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San Severo: LA SOLITA POLITICA

di DESIO CRISTALLI

A livello nazionale nascono come i funghi altri partiti e movimenti e rischiamo dunque, subito dopo le festività natalizie, di veder esplodere una campagna elettorale per il voto nazionale di primavera col ‘solito’ problema di sovrabbondanza di liste. E quindi rischiamo di ritrovarci a sentir parlare di tutto…tranne che dei problemi di ogni giorno della gente, di quella che vive la povertà più nera, di quella che soffre per una sanità spesso approssimativa, di quella che assiste impotente al proliferare di partitini per la voglia matta di fare i leader che attanaglia tanti politici di questo pazzo pazzo mondo italiano. A livello locale qualche buona idea circola ma non sembra per ora aver fatto breccia nell’indifferenza torrenziale o, meglio, nel disgusto palpabile della gente per tutto ciò che è politica, per colpa di chi da alcuni decenni predica bene e razzola male sotto varie insegne partitiche. A breve, pulluleranno anche da noi sezioni e comitati elettorali di questo o quel partito, vecchi o nuovi di zecca, nella solita babele di un Paese (e di una Città di queste parti…) che, anziché capire che bisogna sintetizzare al massimo la politica riducendo i partiti magari a DUE come in America, alimenta il numero di sezioni vuote e comitatucoli per giocare a carte e parlare di tutto, esclusa la POLITICA VERA. Tutto questo bailamme finirà solo quando anziché disquisire di presunte libertà, impossibili uguaglianze e ‘quarte gambe’ la politica imparerà a usare ALMENO LA TESTA, quella che capisce i problemi reali della gente e li risolve con una politica socialmente corretta, capace di emarginare – finalmente! – il disprezzo per le opinioni altrui di una ITALIETTA che è capace di tirare a campare alla meno peggio. La prossima campagna elettorale? Nulla di nuovo sotto il sole italiano e sanseverese. Siamo disposti a scommettere! Assisteremo al solito spettacolo mediocre di accuse reciproche, amenità politico-sociali, pressappochismo imperante ed evidenti incapacità politico-amministrative. Ancora una volta ci dispiacerà aver avuto ragione e aver previsto uno spettacolo di infimo ordine che ci regalerà un Parlamento del mediocre livello di quello attuale ed una ‘guerra’ locale di basso profilo che porterà, ancora e sempre, tanti voti ai forestieri e le briciole a qualche nostro candidato utilizzato per riempire posti di retroguardia (già senza prospettiva…) delle varie liste. La parola – purtroppo – ai fatti!

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