SAN SEVERO: L’APPELLO DELLA DISPERAZIONE – LETTERA ALLA GAZZETTA
“Mi chiamo GIACOMO PERRETTA, ho 57 anni (e a motivo dell’età non ho ancora alcuna pensione…) e vivo a San Severo in un appartamento di case popolari di viale Padre Matteo da Agnone. Non riesco più a pagare l’affitto e la quota condominiale da oltre due anni e mi hanno staccato
l’energia elettrica per morosità. Ho 5 figli maschi, il più grande di 40 anni ed il più piccolo di 20 anni. Vivono tutti in situazioni economiche precarie, quindi non riescono ad aiutarmi. Mia moglie dal 1° settembre scorso ha deciso di andare via di casa ed ha scelto di andare a vivere con uno dei nostri figli che risiede a Torremaggiore. Dal mese di ottobre riesco a sopravvivere approfittando dell’ospitalità della locale CARITAS dove mi offrono la cena dal lunedì al sabato e il pranzo la domenica. Ma questa convenzione però mi è stata rinnovata qualche giorno fa ma con scadenza 22 dicembre. E da ora in avanti come farò? Più volte mi sono rivolto all’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune chiedendo una mano in qualsiasi maniera e cercando un lavoro…ma nulla di fatto. L’episodio più sconcertante risale alla settimana scorsa quando rivolgendomi al parroco di una chiesa locale ho chiesto UN EURO per acquistare un chilo di pane e il parroco, senza nemmeno ascoltare le mie necessità, mi ha detto sgarbatamente che non era possibile, esclamando ”tutti qua venite?”. Ho lavorato per quasi 40 anni nel campo edile e ho sempre vissuto una vita dignitosa portando avanti la mia famiglia ma le condizioni economiche e i problemi che sto attraversando mi portano a prendere persino in considerazione la tragica e disumana decisione di vendere un rene per ricavare un po’ di soldi per tentare di eliminare i contenziosi che ho in atto e vivere una vita (quasi) normale. Faccio appello a chiunque ha la possibilità di prendermi a lavorare, seppur per un breve periodo, per permettermi di comprare almeno gli alimenti. Il mio recapito telefonico è 347.6646338. Ringrazio di cuore la Redazione della GAZZETTA per aver ospitato questo mio disperato APPELLO e chiunque mi accorderà con senso di umanità un’onesta occasione di lavoro.”
In fede.
GIACOMO PERRETTA