ComunicatiIn evidenza

SAN SEVERO – L’ARCO DELLA NEVE, SIMBOLO SOLIDALE DA RISCOPRIRE

Passeggiando per il centro di San Severo è inevitabile imbattersi nell’Arco della Neve, alle porte dello storico Teatro Real Borbone, poi Cinema Patruno, caratterizzato per la struttura ampia ed accogliente, dalle spesse ed antiche mura, oltre che dalla materna e rassicurante edicola votiva mariana.

Un luogo simbolo, rifugio nei tempi passati di mendicanti, poveri o, come si direbbe oggi, senza tetto, che tra le sue pareti trovavano riparo dal freddo, dalla neve e dalle intemperie.

Attraversarlo significa attraversare una vera e propria porta del tempo, un passaggio su un altro mondo, ottocentesco o contadino: quando la vita era ancora più difficile di oggi e il legame con le mura cittadine e la spiritualità popolare scandito da esigenze concrete, di lavoro, di povertà e di fame.

Significa inoltre ripercorrere i passi dell’accoglienza, dell’aiuto, della solidarietà, oggi sempre più affidati a meri provvedimenti finanziari e statali e sempre meno alle relazioni tra concittadini.

Un simbolo, l’Arco della Neve, che potrebbe aiutarci a ricordare di quanto ognuno appartenga all’altro, di come ci sia sempre bisogno di tendere la mano per aiutare o per chiedere aiuto nella vita: è sempre bene conservare tra i luoghi del proprio animo un “Arco di accoglienza”, di comprensione e di conforto per sè e per il prossimo.

Parole che suonano stonate e mielose in una società sempre più in corsa e competitiva, dove l’individualismo la fa da padrone, ma che bisogna ripetersi di tanto in tanto, per non rischiare di ubriacarsi di arrivismo, svendendo la propria umanità per provare ad accrescere il conto in banca

Centrale il ruolo dell’edicola votiva mariana dell’Arco della Neve, a testimoniare il culto dell’accoglienza propria di una città nata sulla Via Sacra Longobardorum: da sempre punto di passaggio di genti, popoli e culture diverse, e che ha saputo fare nei secoli della diversità una ricchezza.

Strumenti di comunicazione religiosa e popolare, le edicole votive costituiscono una vero e proprio sistema pittorico presente in tanti punti di San Severo, soprattutto nelle vie storiche.

Dalle origini antichissime e diffuse in molte zone del sud Italia, le edicole scrivono pagine uniche di storia della devozione popolare. Già presenti in epoca Greca e Romana con temi di adorazione pagana poi sostituiti con temi cristiani, vedono un grande impulso nel Medioevo, per diffondersi in maniera radicale dal XVI secolo.

Stampe sacre del Mezzogiorno dal linguaggio semplice e diretto, nutrivano la devozione cristiana e furono sostenute in particolare dagli ordini religiosi dei Domenicani, dei Carmelitani e dei Francescani.

In esse si racconta la vita delle madonne e dei santi ad un popolo semplice, con simboli familiari con cui si sostituiva la lettura della lettera con quella delle immagini.

Realizzate su commissione, le edicole votive offrono un’iconografia mariana in evoluzione, in base al gusto dell’artista e al periodo storico.

Ricche ancora ai giorni nostri di queste piccole grandi rappresentazioni, le città meridionali come San Severo diventano scrigno di arte e bellezza popolare che si fondono con la storia del culto religioso: opere oggi divenute inoltre monito di appartenenza ed accoglienza.

Nell’immagine in alto “L’Arco della Neve”: opera del miniaturista sanseverese Amedeo Piscino.

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio