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SAN SEVERO: LE SCUOLE E LA “GRANDE GUERRA”

==di Michele Monaco

La mostra video -fotografica dei simboli cittadini e dei Caduti sanseveresi de “LA GRANDE GUERRA” (organizzata dal sito on-line YOU LIVE e dall’AUSER-San Severo,associazione di volontariato, con i preziosi documenti contenuti nel libro del prof Aldo Sabatino) si è conclusa il 4.12.’17 con canti popolari d’epoca e con le poesie di G.UNGARETTI e G.RODARI. Tutto a cura della classe IV B della scuola “A.PAZIENZA” ins. Enza d’Augelli.Una degna conclusione di una Mostra che  è stata visitata da numerose scolaresche cittadine( presenze notevoli del “IV Circolo” e della “Palmieri”) di ogni ordine e grado  e di quelle provenienti dal Comune di CASALNUOVO MONTEROTARO. Una presenza registratasi complessivamente attorno ai 1.500 visitatori, compresi quelli che hanno anche assistito alla proiezione serale di due capolavori del cinema storico come “UOMINI CONTRO”di F.ROSI e “LA GRANDE GUERRA” di M.MONICELLI.Gli organizzatori hanno salutato con un …”arrivederci a novembre del 2018” per la conclusione del CENTENARIO della Prima Guerra Mondiale ringraziando la Direzione della Casa di Riposo “C.MASSELLI”che ha messo e metterà a disposizione la propria sala-convegni. Agli alunni che giungevano alla Mostra veniva posta la seguente domanda: Con quali segni tangibili vengono ricordati nella nostra città i Caduti sanseveresi della Prima Guerra Mondiale? Subito dopo veniva mostrato loro con tabelloni, video e foto d’epoca le varie targhe e stele marmoree, i monumenti di valore artistico e storico presenti in città. A tutto ciò si aggiungeva un video del prof.Sabatinodove era possibile conoscere i nomi dei Caduti direttamente dalle lapidi del nostro cimitero con un assemblaggio struggente di poesie e musiche d’autore. Delle poesie scritte da poeti soldati e da soldati poeti come UNGARETTI che risuonavano come “preghiere laiche”in ricordo anche delle migliaia e migliaia di soldati senza nome. Tra gli altri scopi di questa mostra vi è stato quello di ricordare che la prima guerra mondiale non ha riguardato solo le quattro regioni più vicine ai confini dell’impero austro-ungarico (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino,Lombardia ), ma anche le regioni e i paesi più lontani, COME LA NOSTRA SAN SEVERO. Molti furono i soldati provenienti dal Mezzogiorno e come gli altri affrontarono la chiamata alle armi, la partenza per il fronte, le battaglie, le trincee, le sconfitte e le vittorie. Molti avevano vent’anni, non avevano mai lasciato la loro terra, non conoscevano l’uso delle armi né quello della lingua italiana, confusiin una babele di dialetti. Erano abituati a usare gli attrezzi della campagna (e non i fucili) ma di colpo si ritrovarono, in prima linea, vittime di una guerra che non avevano voluto.NESSUNO DIMENTICHI TUTTO QUESTO.

( LA MOSTRA SU LA “GRANDE GUERRAHA AVUTO UN IMPATTO MOLTO POSITIVO SULLA REALTA’ SANSEVERESE, PER CUI  PROSSIMAMENTE “LA GAZZETTA<2 TORNERA’ SULL?ARGOMENTO PROPONENDO QUALCHE ALTRA FOTO DELLE CLASSI CHE HANNO VISITATO LA MOSTRA).

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