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San Severo: LE TRADIZIONI NON SI TOCCANO!

VERGOGNATEVI E AMMETTETE LE VOSTRE RESPONSABILITA’!”

Sono un sanseverese che per ovvie ragioni è andato via e vivo a Cagliari. Dall’età di 14 anni ho iniziato a portare la Madonna sulle spalle e sino a 10 anni fa ho contribuito a vario titolo ad organizzare la Festa Patronale come membro del Comitato dell’Arciconfraternita. Il giorno che sono diventato Confratello, ho giurato alla nostra Mamma Nera di affidarLe la mia vita e di averLa sempre onorata promuovendo ovunque il suo culto. A noi sanseversi e devoti nessuno deve toccarci la nostra Festa, la nostra Storia, le nostre tradizioni.
La nostra Festa ha origini antichissime e per chi, forse, lo dimentica è strettamente legata alla tradizione. Il culto verso la nostra amata Mamma è nato proprio perché ha salvato San Severo (Città agricola) da una gravissima siccità. Il ramoscello che ha nella mano destra ricorda quella miracolosa liberazione.
Ieri cosa è successo?
Qualcuno (non è stato pubblicato nessun comunicato ufficiale firmato e protocollato) ha deciso di cancellare secoli di storia e di tradizione. A causa di possibile pioggia la Festa deve essere posticipata di una settimana. Addirittura sono stati tirati in ballo le povere vittime dell’Emilia Romagna, nel mentre, però, a Ferrara confermavano il concerto di stasera di Bruce Springsteen.
A onor di cronaca, non è stato dichiarato nessun Lutto Nazionale e a San Severo non è stata diramata nessuna allerta meteo da parte della Protezione Civile. Senza tralasciare che in queste ore è in corso di svolgimento la Festa Patronale a Lesina a pochi chilometri di distanza.
Quante volte è capitato che la processione è slittata di mezza giornata o al massimo rimandata al giorno successivo?
Solo in caso di Elezioni elettorali la nostra Festa si è svolta la 4° domenica di maggio, altrimenti la nostra tradizione non è stata mai calpestata: la festa del Soccorso si svolge la 3° domenica di maggio. Da secoli.
Un rinvio, così sciagurato, coinvolgendo e strumentalizzando povere vittime che non hanno nulla a che vedere con la nostra Festa, ha calpestato il rispetto di migliaia di fedeli e sanseveresi pronti a recarsi dalla loro Mamma Nera. Senza dimenticare tutti coloro, commercianti e non, che con la Festa riescono a “campare” e tirare avanti la “baracca”.
Ieri mattina, coloro che hanno avuto la bellissima idea di rimandare la Festa, con quale coscienza lo hanno fatto? Hanno pensato a cosa stavano causando? Hanno minimamente immaginato il dolore che stavano recando a coloro, come me, che scendono a San Severo per portare la Madonna sulle spalle?
A chi spetta far rispettare tutto cio?
All’unico organo deputato all’organizzazione dei Solenni festeggiamenti: il Comitato Festa Patronale. Il nuovo Vescovo, DEVE, con urgenza rimettere ordine nell’Arciconfraternita (da 15 anni orfana di Priore). Deve indire nuove elezioni e i Confratelli devono essere degnamente rappresentati da un Consiglio Direttivo.
Chi ha organizzato le ferie per essere presente alla Festa, non può fare e disfare come vuole. Non è possibile perdere centinaia di euro di biglietti aereo; biglietti ferroviari; rimandare esami universitari; oppure andare dal datore di lavoro (a 48 ore dalla Festa) e chiedere di cambiare i turni. Probabilmente chi ha preso questa decisione è molto lontano dalla realtà sociale! Ha poco amore nei confronti dei suoi concittadini. Se ne infischia altamente di tutti i turisti che dovevano recarsi a San Severo nei giorni della Festa e di tutti coloro che vogliono mantenere intatte le tradizioni.
Non dobbiamo permettere a nessuno che la nostra Festa (forse l’unica nota positiva rimasta della nostra cara San Severo) venga stravolta e orfana della tradizione.
Basta con l’egoismo paesano. Prendiamo esempio da altre realtà per capire quanto importante è la corretta gestione e organizzazione della nostra amata Festa. Potrebbe diventare un traino turistico di eccellente portata nazionale e internazionale. Ciò che è accaduto ieri è distante anni luce dal preziosissimo Marketing Territoriale di cui San Severo ha necessità vitale. Massimo rispetto per tutti i commenti e i pensieri contrastanti che affollano i social, ma con dignità e senso di appartenenza alle tradizioni lottiamo affinchè nulla venga distrutto per sempre.
Per me, la Festa della mia amata Mamma Nera è domenica.
Oggi salirò su quell’aereo prenotato e domenica la festeggerò in Cattedrale con il cuore depredato dalla possibilità di sentirLa salire sulle mie spalle.
In conclusione, buona festa a tutti i Sanseveresi e VERGOGNA A COLORO CHE HANNO PRESO LA SCELLERATA DECISIONE DI RINVIARE LA FESTA.
VERGOGNATEVI E AMMETTETE LE VOSTRE RESPONSABILITA’!

Dott. Testa Francesco

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