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SAN SEVERO: L’ingresso di Mons. Giuseppe Mengoli come Vescovo della Diocesi.

«Sono stati tre mesi di attesa, non di distanza! Ho avvertito la vostra vicinanza già dalla prima ora– questo il saluto di Mons. Giuseppe Mengoli alla sua nuova Diocesi, nel giorno dell’inizio del suo mandato come Vescovo a San Severo.

Dopo l’arrivo alla chiesa di San Nicola alle ore 17:00 di ieri, 31 maggio, con l’accoglienza da parte dell’Amministratore Diocesano don Luigi Rubino e del Collegio dei Consultori, il saluto delle autorità civili e militari presso il Palazzo di Città di San Severo ha scandito le prime immagini del vescovo Giuseppe a San Severo prima dell’ingresso in Cattedrale.

Per l’occasione, la Chiesa della Santissima Trinità (dei Celestini), adiacente al Palazzo di Città, è stata adibita a sacrestia, ad attenderlo qui vi erano più di sessanta concelebranti del Clero di San Severo e dell’Arcidiocesi di Otranto, tra questi anche Mons. Giovanni Checchinato, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano (suo predecessore) e Mons. Franco Moscone, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste- San Giovanni Rotondo.

Dopo un piccolo momento di preghiera ai piedi della Vergine del Rosario, custodita in questa chiesa, il Vescovo ha indossato i paramenti e si è avviato in processione con i concelebranti verso la Cattedrale di S. Maria Assunta. Una volta giunti in chiesa, l’Amministratore Diocesano don Luigi Rubino ha rivolto il suo ultimo saluto da Amministratore al neo-vescovo, e lo ha invitato a prendere formalmente possesso della Diocesi dopo la lettura della lettera apostolica di Papa Francesco da parte del Cancelliere Vescovile, don Massimo Gagliardi.

Di qui è iniziata la celebrazione eucaristica, nella Festa della Visitazione della B.V. Maria da parta di Santa Elisabetta, e più volte mons. Mengoli ha fatto riferimento al tema dell’incontro nella sua omelia, annunciando la necessità di una Chiesa in uscita, che sappia mettersi concretamente al servizio del prossimo.

«L’amore lo si impara sul campo, con la predisposizione ad amare e a lasciarsi amare. aggiungeCondivideremo tutte le sofferenze, sapendo che se anche uno solo di noi soffre, soffrono tutti, come in una grande famiglia!»

Al termine della messa, infine, ha sottolineato un gesto molto emozionante vissuto nel saluto ad una famiglia, durante la celebrazione: la piccola Maria Chiara Scimenes, accompagnata da papà Domenico, mamma Tiziana e la sorella Benedetta, ha donato al Vescovo un disegno fatto da lei e dalla sorella, con tanti cuori colorati e molto vicini. Ispirato da questo disegno, monsignor Mengoli ha augurato che tutti possiamo imparare ad amarci con semplicità e in amicizia.

 

 

 

 

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