San Severo: ma alla Festa del Soccorso si spara o non si spara?
Di Michele Sales e Dante Scarlato

È il tormentone che da settimane va per la maggiore in Città e non solo, ma c’è poco da ridere.
In tantissimi si chiedono quale sarà la sorte della Festa Patronale in onore di Maria SS.ma del Soccorso, tanto cara ai sanseveresi, ma anche gli abitanti dei paesi limitrofi, gli emigranti e i turisti che negli ultimi hanno visitato la nostra Città proprio in occasione dell’evento clou dell’anno si chiedono se e come si svolgeranno gli eventi della terza domenica di maggio.
I dubbi sono legati all’accensione delle tradizionali e fragorose batterie lungo i percorsi processionali, con annessa corsa dei Fujenti che, hanno fatto “esplodere” la nostra tradizione lanciandola in tutto il mondo.
Siamo tutti in trepidante attesa che la commissione arrivi in Città, data presunta martedi 3 maggio, commissione materiali esplodenti, cui dovranno presenziare, i tecnici del piano di sicurezza, gli organizzatori delle batterie ed i relativi pirotecnici, per descrivere le qualità e tipologia di sparo e per valutare le aree adibite agli spari diurni e notturni, Quest’anno l’Amministrazione Comunale ha impiegato risorse senza precedenti per il rilancio della Festa Patronale, infatti sono stati stanziati oltre 200 mila euro.
Il Comitato Festa, nella persona del Presidente Mons. Mario Cota ha ufficializzato “per il momento” la processione di domenica 1 maggio per il trasferimento della Madonna verso la Cattedrale. Le associazioni Pro Civitate, Terra dei Fuochi, Pro Loco e Tradizione Fujente si sono da tempo attivate nell’organizzare spettacoli pirotecnici e manifestazioni canore.
Da qualche ora si inizia a intravedere un certo fermento sul fronte luminarie…finalmente!
Stamane, inoltre, i pirotecnici e una rappresentanza delle associazioni promotrici sarebbero stati ricevuti in Questura a Foggia per un tavolo tecnico, nell’intento – si spera – di trovare una quadra per quel che riguarda la sicurezza, a quanto pare però l’incontro sarebbe slittato a data da destinarsi.
Tutto questo però non basta. Non si può ogni anno tenere col fiato sospeso un’intera Città con l’intero indotto legato ai servizi commerciali, alberghieri e di ristorazione. Occorre avere una visione a lungo termine.
La questione non è irrilevante, se si considera soprattutto la mole di sanseveresi fuorisede o turisti interessati che hanno bisogno da molto tempo prima di programmare lo spostamento verso la nostra Città, dando modo anche alle strutture ricettive di attrezzarsi.
Avere un programma chiaro e definitivo in un tempo ragionevolmente adeguato agevola il lavoro di molti, e la pandemia non è più una scusa per le inefficienze, tenuto conto del fatto che la nostra festa patronale è l’unica occasione per molte realtà di aprirsi e risollevarsi dal periodo di stagnazione economica.
C’è chi da anni sollecita la nascita di una fondazione, ma questa sarebbe solo l’azione terminale del progetto “Festa Patronale”. Bisogna designare uso staff di tecnici formato da legali, artificieri, esperti in safety e security che lavorino semmai interloquendo anche con il Ministero dell’Interno, al fine di “omologare” le nostre batterie ma anche la nostra festa, preservandola e blindandola nel tempo in tutte le sue forme. Insomma è arrivato il momento di fare le cose seriamente senza lasciarsi al solito spirito dell’improvvisazione imprecando la Madonna che tutto vada bene!