SAN SEVERO – Marino: «Sulla Tares Caiozzi ammette gli errori ma non può dirci di star zitti sui disagi ai cittadini»
«Vertenza Tares: il Comune, tramite il responsabile del servizio, ammette gli errori commessi nel calcolo della Tassa ma parla di strumentalizzazioni con chiaro riferimento alla campagna elettorale. Risposta che, come consigliere regionale e ancora più come
candidato sindaco di questa città, non posso accettare. Chi mi conosce sa che non amo le polemiche, ma un funzionario del Comune non può giustificare in questo modo gli errori commessi che, se non evidenziati, si sarebbero abbattuti su moltissime famiglie, e non poche come cerca di giustificarsi il funzionario, in un periodo certamente non felice per l’economia locale. Poi ci sarebbe piaciuto sapere: perché nessuno è intervenuto prima della distribuzione delle cartelle, quando gli errori erano stati già individuati?» Sono i nuovi quesiti posti sulla questione che sta “agitando” moltissimi sanseveresi in questi giorni da Dino Marino, candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di maggio, che replica a un’intervista rilasciata dal funzionario dell’Ufficio Tributi, Livio Caiozzi.
L’esponente del centrosinistra spiega perché. «Il responsabile della struttura – sostiene Marino – ammette gli errori nel calcolo della Tassa parlando di utilizzo di un archivio anagrafico in cui c’erano unità diciamo… in esubero e somme per la tassazione di garage con più di 40 mq calcolati diciamo ancora con… libera interpretazione delle disposizioni. Calcoli sbagliati di cui, a quanto pare, si era a conoscenza, ma la problematica – e i relativi disagi che avrebbe provocato – a quanto pare non interessava nessuno. Il “mea culpa” di Caiozzi anche se non esplicito è l’unico aspetto positivo di questa vicenda. E quanto alla proroga ci fa ancora più riflettere: è stata concessa dal commissario prefettizio alla nostra delegazione su nostra esplicita richiesta e non su consiglio dell’ufficio tributi Così come tengo a sottolineare che nessuno può precludere a un amministratore il diritto-dovere di chiedere lumi su quanto accade in un Ente».
Marino invece punta di nuovo il suo obiettivo sulla riduzione della Tares che intende applicare appena sarà eletto sindaco. «Dubbi e consigli all’amministrazione comunale uscente sono stati forniti in più di una occasione dai gruppi politici di opposizione ma la maggioranza è rimasta sorda a questi appelli. Diciamo che, oltre agli errori nei calcoli, si poteva scongiurare anche la “mazzata” del mega aumento. Lo farà il centrosinistra appena s’insedierà in Comune».