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SAN SEVERO ONORA I SUOI FIGLI INTERNATI MILITARI NEL GIORNO DELLA MEMORIA

“Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”, scriveva Anna Frank nel suo diario segreto.
In tali parole vi è racchiuso il senso della Giornata della Memoria, per ricordare sterminio e persecuzioni, nei campi nazisti, perpetrate nei confronti del popolo ebraico e dei deportati militari e politici.
Anche quest’anno, il 27 gennaio, nella città di San Severo, l’Amministrazione Comunale – Assessorato alla Cultura, ha voluto commemorare alcuni cittadini sanseveresi scomparsi nei campi di concentramento, o deceduti a causa della lunga prigionia.
Sono state così collocate tre PIETRE DI INCIAMPO, le prime presenti nella Provincia di Foggia, davanti all’ingresso del Municipio.
La cerimonia d’inaugurazione si è tenuta oggi giovedì 27 gennaio, alle ore 10,00, nel pieno rispetto delle normative anti Covid 19.
Presenti all’evento il Sindaco MIGLIO, gli assessori comunali, autorità militari e religiose. La benedizione delle “PIETRE DI INCIAPO” è stata affidata a Mons. Giovanni Pistillo.
La Città di San Severo ha voluto dunque onorare i suoi figli Internati Militari Italiani: Michele LACCI, i fratelli Paolo e Vincenzo VILLANI, attraverso dei piccoli blocchi quadrati di pietra (10x10cm), ricoperti di ottone lucente, su cui sono incisi il nome, l’anno di nascita, il giorno, il luogo di deportazione e la data della morte del deportato nei campi di concentramento e sterminio.
Pensandoci è davvero molto triste ciò che è accaduto, come è altrettanto doloroso ripercorrere brevemente la vita di tre figli di una città da essi amatissima e, nella quale, sognavano ardentemente di tornare.
Solo Paolo VILLANI riuscì a rivedere San Severo quando era ancora in vita, anche se visse per pochissimi anni dopo il suo rientro.
Ripercorrendo brevemente le loro vite…
Michele LACCI era figlio di Luigi ed Armanda Cicerale. Nacque a San Severo nel 1922. Dopo la chiamata alle armi e durante il suo servizio, venne catturato dai Tedeschi nel 1943 e deportato a Luckenwalde – Stalag III.
Michele divenne un numero, il 111516.
Contrasse la tubercolosi polmonare a causa delle pessime condizioni del lager e, dopo vari ricoveri morì giovanissimo presso l’Ospedale Militare di Gallarate, ad appena 22 anni.
Nell’aprile 1946, la famiglia Lacci curò il trasporto della salma a San Severo, dove ebbe solenni funerali con onori militari e nel cui cimitero venne sepolto. Decorato di Croce al Merito di Guerra.

Paolo VILLANI nacque a San Severo nel 1924. Venne chiamato alle armi nel 1943 e catturato anch’egli dai Tedeschi.
Dopo la deportazione in Germania, di lui non si seppe più nulla per circa due anni. Nel maggio del 1945, in seguito alla liberazione, rimpatriò impiegando un mese per arrivare a San Severo, del tutto debilitato e stremato.
Paolo raccontò di essere stato internato a Kustrin – Stalag IIIC, ai confini tra Germania e Polonia, a est di Berlino.
Purtroppo il 27/12/1950, a causa dei postumi della dura prigionia, morì a San Severo, a soli 26 anni.

VINCENZO VILLANI nacque a San Severo nel 1923. Chiamato alle armi nel 1943, venne poi catturato dai tedeschi nello stesso anno, deportato in Germania ed internato nello Stalag VII A – Moosburg, a nord di Monaco di Baviera.
Vincenzo divenne un numero, il 117853.
Morì il 12 luglio del 1944 a Monaco di Baviera per incursione aerea, a soli 21 anni. La sua famiglia venne informata della dipartita un anno dopo, da un soldato tornato dalla prigionia. Vane risultarono le ricerche per rintracciare e trasportare in Italia i suoi resti. Tuttora giace, Milite Ignoto, nel Cimitero Militare d’Onore Italiano di Monaco di Baviera.

Tre vite di tre figli Sanseveresi che, aldilà di ogni onorificenza, vanno commemorati ed onorati, parimenti a tutti i fratelli martoriati ed uccisi nei campi di prigionia, rammentando che mai e poi mai un numero potrà identificare la vita di un uomo, quanto il suo valore, prezioso ed inestimabile, intrinseco e legato ad ognuno, indistintamente.

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