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San Severo: Operatori ecologici senza dispositivi di protezione – la protesta di una moglie

Ci giunge in redazione la lettera di protesta, che pubblichiamo di seguito integralmente, della moglie di un operatore ecologico di San Severo, che denuncia la scarsa attenzione per la salute dei dipendenti, da parte dell’azienda privata incaricata per la raccolta differenziata in città. A quanto pare gli operatori sarebbero sprovvisti di dispositivi di protezione individuale, tanto da ricevere delle semplici mascherine di carta velina inadeguate al servizio svolto. La signora appare fortemente preoccupata per il rischio al quale quotidianamente è esposto il marito, come tutti gli altri operatori:

“Buon pomeriggio cara gazzetta ti scrivo come moglie di un operatore ecologico del nostro paese. Questa categoria lavorativa é necessaria ed essenziale al paese, e tutti gli operatori ecologici svolgono il loro lavoro, nonostante il pericolo del virus, senza tirarsi indietro. Però è davvero inaccettabile che debbano svolgere questa mansione senza i necessari strumenti di protezione per evitare di essere contagiati. In dotazione danno una mascherina di carta che non serve a nulla, all’interno del luogo di lavoro non ci sono colonnine di disinfettante, i mezzi non vengono sanificati quotidianamente. Ogni volta che mio marito torna a casa devo procedere a disinfettare porta, scarpe, vestiti e stare costantemente in ansia. Spero che l’azienda decida seriamente di prendere le dovute precauzioni e che capiscano che questa segnalazione sia semplicemente un consiglio e non una critica.”

Grazie

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