San Severo: Ormai evidenti le difficoltà operative del nostro ospedale

Riceviamo e pubblichiamo:
“Chi vi scrive è un cittadino di San Severo, che suo malgrado è stato costretto a “frequentare” , nell’ultimo periodo l’Ospedale di San Severo.
Parto dall’ inizio:
Domenica 01 aprile u.s., mia suocera, a causa di caduta accidentale si procura la rottura del femore della gamba destra. Viene portata dal 118 in Pronto Soccorso di San Severo, e, successivamente ricoverata nel reparto di Ortopedia del suddetto Presidio, dove le viene detto, necessita di intervento chirurgico.
Completamente ignara della situazione drammatica e disperata in cui versa il reparto, accetta il ricovero.
Dopo un paio di giorni in cui la suocera veniva sottoposta alle consuete visite e analisi cliniche, nessuno del personale sanitario ci prospetta la possibile data dell’intervento chirurgico.
Giovedì 05 aprile, il Primario del reparto, riferisce suo malgrado, e per un non specificato motivo di non poter programmare l’operazione.
Sabato 07 aprile, esattamente come 2 giorni prima, la storia continua. Questa volta però lo stesso primario, “giustifica” l’impossibilità di procedere all’intervento, adducendo come legittimo impedimento, l’assenza di medici anestesisti.
Martedì 10 aprile, parlando con i parenti di alcuni degenti, mi rendo conto che ci sono persone ricoverate, 15-20 prima di mia suocera, in attesa e “speranzosi” di essere operati.
Di fatto, l’intervento chirurgico a mia suocera resterà una chimera!
Mercoledì 11 aprile,decidiamo di trasferire mia suocera a “Casa Sollievo” di San Giovanni R.do. Viene operata venerdì 13, dimessa mercoledì 18 aprile.
Una domanda: 11 giorni di ricovero a San Severo per far “ NULLA”, quanto saranno costati? … “ai posteri l’ardua sentenza”
Oggi 24 aprile mi sono recato in reparto di Ortopedia per chiedere alcune informazioni, la situazione è ancor più disarmante, nonché peggiorata. 1 sottolineo UNO solo ricoverato! Il reparto è praticamente deserto!
E’ proprio vero, al fine non c’è mai peggio, e per rendersene ancor più conto, basta recarsi al pronto soccorso, dove si vive un contesto di degrado, che oramai è sotto gli occhi di tutti, e nessuna fa niente. Oppure andare nei reparti e ti rendi conto che la situazione è ancor più raccapricciante. Cosi come in Ortopedia, i medici sono sotto organico, gli infermieri sono molto meno di quanti ne dovrebbero essere, i posti letto sono oramai ai minimi termini.
Siamo arrivati a un punto di non ritorno. Se il declino avuto e che continuiamo a subire , nonché l’evidente stato di abbandono, della Struttura Ospedaliera di San Severo fosse un mirato atto di volontà politica, qualora “dall’alto”, qualcuno avesse deciso arbitrariamente di far morire il “nostro” Ospedale, allora che abbia la coerenza di attuarne la chiusura totale, perché in queste condizioni NON SI PUO’ PIU’ ANDARE AVANTI!
I pazienti meritano chiarezza, rispetto e onestà. La salute non è una strategia politica”
Claudio