SAN SEVERO: Ostetricia e ginecologia avviano un nuovo corso, il direttore Lacerenza “Stiamo innovando tutti i servizi”.

Con il cambio al vertice del reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Teresa Masselli-Mascia di San Severo, a partire da maggio 2023, la nuova guida del dott. Antonio Lacerenza sembra aver incassato già i primi risultati, questo ci comunica lo stesso neo-direttore, entusiasta di aver potuto riavviare alcuni servizi essenziali del reparto che – senza questo intervento – sarebbero andati verso una graduale chiusura.
«Questo reparto sta tornando ad essere un punto di riferimento per il territorio.» – aggiunge Lacerenza – «Sin dal mio arrivo qui a San Severo si sta cercando di fare squadra sempre di più con gli altri reparti, come la Neonatologia diretta dal dott. Matteo Mariano e il reparto di Rianimazione ed Anestesia diretto dal dott. Livio Tullo.
Cerchiamo di seguire il più possibile approcci moderni per il parto, in modo tale da aumentare il benessere per le partorienti, agevolando parti spontanei e sereni ed incentivando la partecipazione del partner ai momenti più intensi del travaglio e del parto, introducendo la tecnica skin to skin per il primo approccio tra neonato e genitori.
Ciò che vogliamo introdurre in questo reparto è una vera e propria svolta culturale, non a caso ho sollecitato il personale del reparto a seguire corsi di formazione specifici sulla comunicazione e la relazione coi pazienti. Da settembre avvieremo anche una collaborazione formativa con le scuole del territorio per educare gli adolescenti ai temi della contraccezione e del contrasto alle malattie sessualmente trasmissibili, motivo per cui abbiamo anche implementato i nostri servizi riguardo l’attuazione della legge 194 in materia di interruzione volontaria di gravidanza: nel nostro reparto questo servizio è pienamente accessibile.
I primi risultati si cominciano già ad intravedere ma c’è la volontà di migliorarsi sempre: sono nell’ultimo periodo, di raccordo col reparto di Oncologia, siamo riusciti ad abbattere del tutto le liste d’attesa per i pap test e i controlli di routine delle nostre pazienti adulte.»
