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San Severo: “Perché non si cresce”?

Leggo un post di un candidato consigliere alla Regione Puglia:   “San Severo è stata una delle città della provincia di Foggia dove maggiormente si è avvertita la differenza in positivo nei cinque anni di Regione Puglia governata dal Centrosinistra….”. Ora io mi chiedo se sono io che vivo su un pianeta extrasolare. Chiarisco subito, a scanso di polemiche, che non mi recherò nelle urne per il voto imminente del 20 e 21 settembre, poiché delusissimo della politichetta e politinoia di questi ultimi lustri. Commentare la frase dell’esponente di quel Partito mi pare superfluo. Voglio ricordare a tutti coloro che difendono a spada tratta la situazione disastrosa della nostra San severo, che la Capitanata e il nostro paese stesso sono sempre elencate fra gli ultimi posti nelle classifiche per la qualità della vita. Scriveva Goethe: “Se le scimmie sapessero annoiarsi, diventerebbero uomini”. Senza andare per le lunghe, eviterò di ripetermi sugli argomenti già pubblicati generosamente dalle testate giornalistiche locali. Tuttavia voglio qui rimettere all’attenzione dell’Amministrazione locale e di tutti i cittadini un fenomeno a dir poco sconveniente che non si riesce a debellare, quello di un rispetto reciproco e di un senso civico che, ahimè, latita. Voglio citare ad esempio per l’ennesima volta il caso dell’arteria principale della città, quella via Tiberio Solis, teatro di scorribande ad opera di piccoli e grandi individui che, infischiandosene delle regole comportamentali, arrivano a mettere in pericolo le loro vite nonché quelle degli altri. Noto è a tutti i cittadini sanseveresi la situazione caotica che in special modo tutte le sere si verifica nella centralissima via Tiberio Solis. Orde di ciclisti, monopattisti, e motociclisti indisciplinati, percorrono il tragitto in questione infischiandosene dei passeggiatori che devono guardarsi cautamente dalle scorrerie dei tanti scalmanati seriali. Vero è che tali manifestazioni avvengono in tutta la città, ma nel tratto specifico fra il Teatro Verdi e l’imbocco per P.zza Aldo Moro il fenomeno è talmente ridondante da provocare gli improperi continui dei passanti. Tale tratto, come tutti sanno, è dotato di un marciapiede lungo ed ampio atto all’uso pedonale che però viene scambiato sistematicamente da tantissimi cittadini “piccoli e grandi” per una pista ciclabile e per mezzi motorizzati. Da anni si cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica a comportamenti entro parametri della correttezza civile, ma evidentemente in questi anni il fenomeno del “bullismo e non solo” ha assunto dimensioni preoccupanti. Orbene, esiste un progetto per la realizzazione di una isola pedonale che dovrebbe realizzarsi a breve a beneficio della popolazione sanseverese. Tale progetto, a quanto pare, prevede l’abbellimento di Via Tiberio Solis. Io non so quando suddetto progetto andrà in cantiere ma, ti prego, carissimo Francesco Miglio Sindaco, è ora che il cancello della realizzazione si apra in via definitiva. Non basterà la messa in opera del progetto; una serie di accortezze per ripristinare un Ordine Pubblico in stato comatoso è ineluttabile. Cartelli di avviso per i trasgressori che vorranno continuare nelle scorribande saranno necessari per avvertire gli avventori delle conseguenze amministrative alle quali dovranno rispondere pesantemente e pecunariamente,  senza alcuna indulgenza in caso di trasgressività.  Non voglio prendere minimamente in considerazione coloro che ripeteranno  che tutto il mondo è paese. Thoth, per gli amanti della  cultura Ermete Trismegisto, diceva che “Come è in alto così è in basso, come è sotto così è sopra”. Io invece dico: “Come è in alto così non è in basso, come è sotto così non è sopra”.
di Pietro Albanese.

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