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San Severo: Piste ciclabili e occupazione abusiva del suolo pubblico, i Verdi pronti ad andare fino in fondo.

I Verdi San Severo pronti ad andare in fondo alla questione delle piste ciclabili e dell’occupazione abusiva del suolo pubblico: “Pedoni e ciclisti non hanno alcuna considerazione a San Severo”.

San Severo si sta dotando di un anello ciclabile che collegherà la zona Sud a quella Nord, sempre se anche i cittadini accetteranno di usare meno l’automobile, in una città pianeggiante e a forma circolare che porta a collegare centro e periferia in modo agevole. Alcuni temi anche in merito alle piste ciclabili in fase di realizzazione, sono stati affrontati dal coordinamento dei Verdi San Severo, con il portavoce, Gianni Mazzeo: “Senza voler affrontare la mobilità sostenibile nella nostra città che è anni luce lontana da quel modello, vogliamo segnalare la vergognosa condizione in cui versano le piste ciclabili urbane. L’amministrazione di San Severo, nei vari annunci delle opere pubbliche, tende ad accreditare un’attenzione al tema della sostenibilità, alle disabilità e ai cittadini ma, purtroppo, nella realtà così non è. La pista ciclabile di viale II Giugno, realizzata con la rigenerazione urbana, ha diversi punti critici: presenta rialzi tra un marciapiede e l’altro; è occupata in modo pressoché permanente da alcuni artigiani, commercianti, pizzerie e ristoranti che considerano il marciapiede proprietà privata, impossessandosi impunemente della corsia riservata a ciclisti e pedoni. Su viale II Giugno c’è un commerciante che occupa l’intero marciapiede con la sua capannina nel silenzio degli addetti ai controlli – ha evidenziato Mazzeo –. Si aggiunga il fatto che una carente manutenzione degli alberi crea ulteriori problemi con i rami bassi (ma anche l’illuminazione ne risente molto, ndr). La pista ciclabile di via Zannotti è un ectoplasma con deviazioni improvvise, occupazioni permanenti e segnaletica orizzontale quasi inesistente”. Mazzeo continua: “La corsia preferenziale realizzata recentemente in via Marconi s’interrompe bruscamente ad un incrocio molto trafficato e pericoloso e volte allagato dalle piogge. In zona san Berardino, via Garigliano, dopo pochi giorni che erano stati realizzati i cordoli di separazione tra la careggiata e la pista tracciata per le bici, sono state fatte delle modifiche. Quelle ‘storiche’ di via Fortore e di Porta Foggia non meritano nemmeno un commento”. Ma c’è un problema nel problema: “Posso capire che l’occupazione momentanea od occasionale di una pista ciclabile ricade sulla responsabilità di chi la occupa – ha continuato Gianni Mazzeo – ma se questo stato di fatto diventa routine, vuol dire che mancano i controlli. Senz’altro l’educazione dei cittadini è deplorevole ma c’è da attenzionare l’istituzione preposta al controllo e alla sanzione. L’occupazione selvaggia del suolo pubblico, e anche lì dov’è autorizzata, va verificata nelle distanze utili a far passare pedoni e biciclette in sicurezza. Il malvezzo dell’occupazione del suolo pubblico – ha concluso l’ambientalista – ha pesanti ricadute sulla qualità e la sicurezza dei cittadini, scoraggia la mobilità ciclistica e pedonale, riduce le già carenti possibilità di sosta, soprattutto in prossimità di strutture pubbliche, crea problemi igienici alla merce (verdure, frutta) esposta ai gas di scarico veicolari, crea la concorrenza sleale e non va certamente nella direzione della legalità”. Sulle piste ciclabili, così l’assessore Luigi Montorio: “È stata approvata dagli uffici, una variante all’opera perché si sta realizzando il ‘bike point’ su via Padre Matteo da Agnone. Ma da metà gennaio dovrebbero ripartire tutti i lavori, messi in pausa per evitare d’intralciare le attività commerciali su via Teresa Masselli e via Don Minzioni nelle festività, considerando che ci saranno lavori importanti da realizzare. C’è anche l’interlocuzione in corso con RFI per il piazzale della stazione ferroviaria che sarà libero dalle barriere architettoniche e vedrà nascere l’altro ‘bike point’. Tutto il discorso sulle piste ciclabili sta procedendo per ‘step’ – ha concluso Montorio – e riguarderà un anello molto completo e lineare per una progettualità che sarà fruibile alla cittadinanza in modo armonico”.

Beniamino PASCALE

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