San Severo: sale di tono in città il dibattito politico sui nomi dei candidati sindaco, mentre langue il confronto sui programmi.

Sale di tono il dibattito politico in città a pochi mesi dalle elezioni amministrative, con l’attenzione focalizzata sui nomi dei possibili candidati. Tuttavia, emerge una tendenza preoccupante: il confronto sui programmi sembra languire, nonostante sia cruciale delineare il futuro della comunità.
Al momento la scena politica locale è animata dalla discussione sui candidati, con dibattiti quotidiani sui personaggi che potrebbero guidare la città. Nomi noti e nuove proposte emergono di continuo, suscitando interesse e curiosità tra i cittadini. Nel centrodestra i nomi che circolano sono: Luciana De Lallo per FdI, Rosa Caposiena per Forza Italia, Anna Paola Giuliani e da qualche giorno anche la consigliera Lidya Colangelo, la quale, dopo aver detto addio al gruppo “Città Civile” sarebbe disponibile a candidarsi se sostenuta dal centrodestra. Il “Campo Largo” sembra definitivamente tramontato ancor prima di nascere, probabilmente a causa dei dissidi e dei mal di pancia che hanno caratterizzato la formazione dell’esecutivo a Foggia. Mentre se i Damoniani continuano a sostenere l’avvocato Angelo Masucci, nel centrosinistra oltre al nome di Simona Venditti, assessore alle politiche sociali, sembra che anche l’assessore all’ambiente Mariella Romano si sarebbe resa disponibile per un’eventuale candidatura alla poltrona di primo cittadino.
Ciò nonostante il numero degli aspiranti alla poltrona di sindaco potrebbe aumentare, infatti, ancora non si conoscono le intenzioni del gruppo Bocola. Ma, di recente, anche i socialisti scalpitano e il nome dell’ex sindaco Michele Santarelli inizia a circolare negli ambienti che contano. Tuttavia in tempi di crisi sociale ed economica come quella attuale sono in tanti che vedrebbero di buon occhio un candidato moderato, quale Francesco Sderlenga, il quale, nonostante alcune posizioni critiche nei confronti del primo cittadino e dell’esecutivo, continua a dialogare con esponenti politici di maggioranza e di opposizione che intendono costruire un nuovo progetto politico per la città. Un osservatore attento, tuttavia, non può non tenere conto di un fatto: in questo momento la politica ha messo i programmi in secondo piano.
Contrariamente alle attese, il confronto sui programmi politici, fondamentale per orientare il destino della comunità, sembra essere passato in secondo piano. La discussione dettagliata su ciò che i partiti intendono realizzare nei prossimi anni, basata su dati e analisi della realtà locale, è sorprendentemente limitata. E tale atteggiamento appare non giustificabile se si considerano i dati che caratterizzano la città. Per citarne alcuni: lo spopolamento soprattutto giovanile a cui segue quello degli anziani. Secondo i dati dell’Osservatorio immobiliare a novembre 2023 su circa 23mila abitazioni di proprietà sono presenti 1.559 annunci prevalentemente concentrati nel centro storico. Di questi 1.499 riguardano immobili in vendita e 60 in affitto, con un indice complessivo di 28 annunci per mille abitanti. Inoltre a San Severo nell’anno 2020 i contribuenti che hanno dichiarato un reddito compreso tra zero e 10mila euro sono il 45,21% (13033 su 28827 dichiarazioni secondo uno studio della fondazione Openpolis su dati Istat, Mef e Agenzia per la coesione).
Secondo tale studio la condizione familiare di origine è ancora un buon predittore del successo scolastico. Quindi una famiglia con meno risorse ha più difficoltà a investire sull’istruzione dei propri figli. Infatti, i risultati delle prove invalsi del 2021 (fonte Invalsiopen) nelle scuole medie di San Severo evidenziano che in terza media raggiungono livelli di competenze adeguate il 42,17% degli studenti in Italiano; il 36, 26% in matematica e il 29,88% in inglese reading. Si tratta di dati che evidenziano il profondo legame tra difficoltà economiche e l’insuccesso scolastico.
Un programma politico che si propone di migliorare la qualità della vita dei cittadini dovrebbe puntare quindi a programmare attività finalizzate a sostenere le famiglie sanseveresi che possiedono scarse risorse economiche da investire sull’istruzione dei propri figli. Non solo misure assistenziali, ma azioni indirette di sostegno alle famiglie meno abbienti come: la creazione di comunità energetiche (il consiglio comunale ne parla da anni, ma non si è visto nulla fino a ora), potenziamento delle attività agricole, collegamento tra scuole e attività produttive del territorio e tanto altro ancora. Quindi, guardando ai numeri che caratterizzano la comunità, emerge prepotente l’importanza di concentrarsi sui programmi.
La demografia, l’economia locale, le nuove tecnologie, l’agricoltura e altre sfide richiedono soluzioni concrete e visioni a lungo termine. Ecco perché dovrebbe essere il programma, il motore principale del dibattito politico. Deve aver riscontrato la stessa situazione Tito Livio, alcuni secoli fa quando scrisse la famosa frase “mentre a Roma si delibera, Sagunto viene espugnata” a proposito di chi, invece di agire, perde tempo in inutili discussioni.
