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A San Severo si fa campagna elettorale per il 4 marzo, ma la politica pensa alle amministrative del 2019.

Come tutti sanno, ormai, il 4 marzo si andrà a votare per il rinnovo del Parlamento. Ma a San Severo, come in altre città, lo scenario si sta spostando e proiettando verso le amministrative del 2019 (per la scadenza del mandato dell’Amministrazione comunale) e delle regionali del 2020. Dalla maggioranza del sindaco, Francesco Miglio(in cui c’è una parte del PD e un assessore in quota PD), al “Gruppo di lavoro” (sei Consiglieri comunali di opposizione: Leonardo Lallo; Ciro Matarante; Marco Cantoro; Loredana Florio; Luciana De Lallo; Annalisa Tardioecon altre realtà civiche) vicino al centro destra e alla civica “Puglia Popolare” del sen. Massimo Cassano (che attualmente è in F.I.), passando per il nuovo “gruppo di lavoro” presentato martedì scorso che vede il PD, associazioni e liste civiche, convergere in una coalizione allargata (Matteo Ianzano,PD; Lia Bocola, Lista Bocola; Antonio Adesso,Città Futura; Nicola Tartaglione, Si Può; Salvatore Malerba, Oltre. Nessuno escluso; Luigi Cupaiolo, Alleanza per San Severo; Luigi Visconte, Adc; Salvatore Di Ruvo, San Severo Unita; Ciro Persiano, Direzione Italia). Conferme che sono arrivate, perché dichiarate, dai responsabili dei partiti e/o dei movimenti. La situazione è questa: nel centro sinistra, ha sorpreso lo spostamento di Bocola e Persiano dal centro destra e che indicano nel voto di marzo, il PD e Rosario Cusmai (già sostenuto dalla maggioranza dell’Amministrazione Miglio). Il “piano A” è quello di costruire un forte asse PD (e: Oltre. Nessuno escluso) – Lista Bocola – Direzione Italia, per “rinnovare la classe dirigente” (no: Dino Marino e Cecchino Damone); il “piano B” nel caso dovesse esserci una sonora sconfitta di Cusmai, cambierebbero le alleanze. Sempre nel centro sinistra, Liberi e Uguali (LeU) vede candidata Arcangela De Vivo,consigliera comunale di maggioranza, ma non sostenuta da Miglio & Co. che potrebbe presentare il conto dopo il 4 marzo. Nel centro destra, appare all’orizzonte la decisa candidatura di Rosa Caposiena in Forza Italia alle politiche del 4 marzo, che mette alla prova (oltre che sé stessa), frazioni (o fazioni) del centro destra sanseverese che attendono gli esiti della performance elettorale della forzista che, se dovesse andare a Palazzo Montecitorio, diventerebbe davvero “l’ape regina” del centro destra e di tutta la coalizione; al contrario, se dovesse esserci un deludente risultato elettorale, le frazioni della destra avranno quel ricambio auspicato o troverebbero un’altra ricollocazione con un nuovo leader. All’interno del centro destra, però, c’è l’UDC che, se dovesse conquistare più “voti di lista” di Forza Italia, alzerà la testa e la voce alle prossime amministrative locali e regionali.  Un capitolo a parte è dedicato al Movimento 5 Stelle: a livello locale, gli attivisti pentastellati si stanno ben organizzando e la vittoria nel collegio uninominale della Camera dei Deputati, con Carla Giuliano, potrebbe far accendere davvero i riflettori nella politica sanseverese, sempre in vista del 2019. Questo lo scenario ma, come tutti sanno, in politica può accadere tutto e il contrario di tutto. Quindi: sarà un voto con la mano sulle schede della Camera e del Senato, o già con la mente proiettata a Palazzo dei Celestini (e in via Capruzzi)?

Beniamino PASCALE

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