SAN SEVERO: STEFANETTI (FDI-AN), SULL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO, MAGGIORANZA AMBIGUA. LA PAROLA AI CITTADINI

SAN SEVERO – Sull’impianto di compostaggio, in Consiglio comunale, né il sindaco Francesco Miglio né la sua maggioranza prendono una posizione netta e trasparente. Fratelli d’Italia mantiene il “no” convinto all’operazione in zona ex Safab e rilancia la proposta del referendum.
Durante la seduta di ieri, sulla realizzazione della struttura “Sagedil”, il centrosinistra gioca sulla necessità di un nuovo impianto, senza chiarire alla cittadinanza di essere a favore o contro la costruzione.
Chiarezza, invece dall’opposizione. Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, col capogruppo Francesco Stefanetti, ribadisce la “contrarietà” all’apparato di compostaggio, sottolineando tutte le negatività e le opacità che la questione presenta. “Certamente dobbiamo complimentarci coi cittadini presenti – commenta Stefanetti – perché da loro anche in Aula sono emersi interessanti spunti di discussione. E questo rafforza l’idea che un referendum popolare, sostenendo il Comitato promotore, sia l’unica soluzione per coinvolgere democraticamente i sanseveresi”.
Il sindaco Miglio in Aula si conferma degno capo di questa maggioranza: “Il capo degli ambigui”, ironizza Stefanetti. Il primo cittadino finge di non avere responsabilità politiche sulla questione e dirotta tutto sulla parte tecnica. Logica improponibile, per Fdi, giacché un sindaco e presidente della Provincia non può non sapere che è in atto un iter autorizzativo o che lo stesso si è concluso, per di più un iter che riguarda un impianto così importante, caratterizzato da un investimento di 40 milioni di euro, localizzato proprio nel territorio comunale di cui lo stesso Miglio è primo cittadino. Avrebbe potuto darne notizia alla Città in tempo reale e utile, dando la possibilità alla cittadinanza di partecipare, verificare, impugnare eventuali atti amministrativi provinciali ma guarda caso la notizia è trapelata solo dopo che i termini fossero ormai oltre.
“Fratelli d’Italia vuole impedire la realizzazione di questo impianto di compostaggio – ha spiegato in modo inequivocabile Storelli – che non porta valore aggiunto al territorio né sotto il profilo occupazionale né sotto quello finanziario. Probabilmente porterebbe solo rischi legati alla viabilità e alle emissioni odorigene contribuendo in questo modo ad abbassare ulteriormente la qualità della vita a San Severo”.