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San Severo: storie di buona sanità. La gratitudine al reparto di Chirurgia dell’Ospedale “Teresa Masselli-Mascia”

Ci scrive il Sig. Fernando Tartarino che con questa sua lettera aperta che ci ha chiesto di pubblicare, vuole esprimere tutta la sua gratitudine al reparto di Chirurgia dell’Ospedale di San Severo per testimoniare personalmente che la buona sanità esiste:
“Voglio far sapere a tutti che non è tutto come si descrive sui giornali o si sparla nei telegiornali, in questo reparto, del nostro ospedale, lavora personale di grande valore con un gran gioco di squadra. 
A volte andiamo lontano, cerchiamo altrove quello che invece è presente e reale in quest’ospedale. Ho vissuto sulla mia pelle la grande professionalità, la totale abnegazione di tutto il personale che mi è stato vicino e mi ha seguito nel ricovero. 
Ripresa la mia vita fra le mani voglio far conoscere la mia esperienza a tutti, per non fare di ogni erba un fascio.
Il mio intervento è durato qualche ora, a detta di mia moglie e le mie figlie che attendevano trepidanti in sala d’attesa, uscito dalla sala operatoria da subito mi sono sentito coccolato, riempito di attenzioni e non c’era nessuno che non si affacciasse alla mia camera per vedere le mie condizioni. Un grazie anche al caposala dottor Pasquale Franchelli e al suo staff di Infermieri e Oss.
Vorrei che arrivasse un messaggio di fiducia e di stima nei confronti di chi, spesso nell’ombra e con sacrifici altissimi, lavora con amore.
Un caro abbraccio a tutti gli infermieri e le infermiere per le loro attenzioni, per essere corsi ad ogni mia chiamata, per aver tollerato anche qualche mio capriccio ma soprattutto per la grande professionalità. GRAZIE allo staff medico e al primario dottor Tommaso Petitti, per avermi operato nel migliore dei modi, avermi dato ancora la speranza di vivere. 
Non hanno sottovalutato nessun sintomo, ma si sono presi cura di me dal primo momento che sono entrato in quel reparto. 
Dobbiamo tutti essere orgogliosi di questi medici. 
Io lo sono moltissimo. 
Semplicemente GRAZIE…”

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