SAN SEVERO: Torna a casa Vincenzo Fanelli, “È stato un miracolo”.

Ha esordito dicendo “Sono di nuovo qua”, così Vincenzo Fanelli ha salutato le telecamere di Le Iene accogliendo in casa Giulio Golia, dopo che cinque mesi fa – il 22 ottobre 2021-, proprio lui, bidello della scuola di primo grado ‘Petrarca’ di San Severo, ha rischiato di perdere la vita per un colpo di pistola alla nuca sparatogli da Carmine Clemente, l’ex custode ancora presente abusivamente nella scuola. La redazione di Le Iene aveva già seguito la vicenda con un servizio dello scorso dicembre, mentre Vincenzo si trovava in ospedale a combattere tra la vita e la morte.
Vincenzo ora è a casa, assistito dalla madre, e si sta pian piano rimettendo in forze, ed ha trovato anche il coraggio per microfoni della Mediaset ciò che accadde quel giorno: “Mi ricordo tutto. Avevo finito di lavorare ed ero andato a salutare la preside. Mentre stavo recandomi al parcheggio, mi venne incontro il vecchio custode per dirmi che dei ragazzi erano entrati nella scuola. Allora mi sono recato nel retro dello stabile per controllare”.
Di qui la situazione precipitò, e Vincenzo si trovò subito una pistola puntata contro: “Questa ce l’ho sempre con me” – avrebbe detto il suo aggressore Carmine Clemente.
Fu a quel punto, dopo aver preso il telefono per informare la preside della situazione, che partì il colpo di pistola che raggiunse la nuca e di lì poi fuoriuscì dalla guancia.
“Non sentivo niente, solo qualcosa che mi colava sulla gola. Mentre ero a terra ho visto che c’erano due carabinieri che cercavano di tranquillizzarmi e che mi chiedevano come mi chiamassi”.
Così è iniziata l’agonia di Vincenzo, subito soccorso anche dal nipote e dal personale sanitario, senza il cui supporto forse non staremmo qui a parlarne con lui, che da un letto di ospedale ha trovato la forza per rimettersi in piedi.
Ora in famiglia c’è solo la gioia e il conforto di riavere Vincenzo a casa, per festeggiare insieme la Pasqua e il compleanno – 63 anni compiuti qualche giorno fa – e guardare insieme al domani.
A Vincenzo va il più affettuoso augurio da parte della nostra testata per una serena convalescenza e un felice ritorno alla vita.