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SAN SEVERO: Truffa sul Superbonus da 10 milioni, sequestri anche in Città

La Città dei Campanili è tra i comuni coinvolti nell’inchiesta che ha portato a una vasta operazione della Guardia di Finanza di Chieti, culminata con un sequestro preventivo di beni per oltre 10 milioni di euro. L’indagine ruota attorno a un presunto sistema fraudolento messo in piedi per sfruttare il Superbonus 110%, uno degli incentivi previsti dal Decreto Rilancio per favorire l’efficienza energetica e la riqualificazione del patrimonio edilizio.

Il fulcro dell’indagine, partita da un esposto presentato da un condomino su un cantiere a San Salvo (Chieti), ha portato a galla un meccanismo basato sulla creazione artificiosa di crediti fiscali, poi monetizzati o usati per compensare altre imposte tramite la piattaforma telematica dell’Agenzia delle Entrate.

«Siamo di fronte a un sistema organizzato che ha tentato di sfruttare indebitamente risorse pubbliche destinate al sostegno di famiglie e imprese» – ha dichiarato il Colonnello Michele Iadarola, comandante provinciale delle Fiamme Gialle di Chieti. – «Questo tipo di controlli è essenziale per assicurare la corretta distribuzione dei fondi pubblici ed evitare abusi nel sistema dei crediti d’imposta».

Le verifiche hanno coinvolto un ampio complesso residenziale di circa 160 abitazioni, formalmente destinatario dei benefici previsti dal Bonus 110%. Tuttavia, secondo quanto emerso, gli interventi edilizi risultano in molti casi non eseguiti o solo parzialmente realizzati.

Il decreto di sequestro, firmato dal GIP del Tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale, ha colpito beni mobili e immobili, conti correnti, quote societarie e crediti. Sotto indagine otto persone fisiche e due società, accusate a vario titolo di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica e dichiarazione fraudolenta tramite artifici.

L’operazione è stata portata avanti dai militari della Compagnia di Vasto, sotto la direzione del tenente Carlo Donnini, con il coordinamento della Procura di Vasto; i sequestri hanno interessato, oltre a San Severo, anche altre località tra cui Pescara, Napoli, Milano, Jesi, Tollo e Lavello.

Le indagini, ancora in fase preliminare, ma hanno raccolto elementi ritenuti sufficienti per giustificare questi provvedimenti cautelari, sebbene sia garantita la presunzione di innocenza per tutti gli indagati fino a sentenza definitiva.

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