“SAN SEVERO UNA BELLA CITTA’ DA AMARE E VALORIZZARE”

INTERVISTA A ADRIANO LA PIETRA
La forbice tra nord e sud, in questi ultimi tempi si è allargata di più, un sud che arranca nella crisi economica, che vive il dramma della disoccupazione giovanile, dove la gente non arriva a fine mese e un nord che rispetta le regole di convivenza civile, dove il lavoro, per fortuna non manca. A tracciare un quadro nudo e crudo della realtà sanseverese e milanese è un giovane di 34 anni, È sposato con Cecilia di origini messicane. Adriano La Pietra è dipendente delle Poste Italiane, residente a Bresso (MI), di origini sanseveresi. Anche se vive in terra lombarda da quando è nato, ha ancora un legame forte con San Severo.
1) ANCHE SE TU SEI NATO A MILANO LE TUE ORIGINI SONO SANSEVERESI. CHE GIUDIZIO DAI ALLA NOSTRA CITTA’ COME LA TROVI?
Sempre uguale, una città stantia con poche novità. Non vedo sostanziali miglioramenti a livello urbanistico. Una novità che ho apprezzato, perché dove vivo io è presente da molti anni, è la raccolta differenziata che produce notevoli benefici all’ambiente e soprattutto al decoro della città. Nota fortemente negativa che penalizza molto San Severo, a mio avviso, è il problema del randagismo. Quando arrivo in stazione a San Severo vedo branchi di cani che ci aggirano: un’immagine non bella per la città. A questo si aggiunge la sporcizia delle strade urbane, collegata al randagismo con escrementi canini sparsi un po’ ovunque. Dove vivo io, invece, strade pulite e multe salatissime per chi imbratta.
2) COSA, SECONDO TE, CI VUOLE PER FAR CRESCERE SAN SEVERO? QUALI PROBLEMI HAI RISCONTRATO TRA NORD E SUD?
Per far crescere San Severo c’è bisogno di un radicale cambiamento della mentalità della gente, opere pubbliche che la rendono più vivibile, rendere più appetibili le periferie che sono nel degrado, meno gente furba ma più pratica, maggiore senso civico e fronteggiare il fenomeno dell’abbandono scolastico la cui causa determina l’insorgere della microcriminalità. Tra i problemi tra nord e sud necessita nel mezzogiorno soprattutto più legalità, aiutare le fasce deboli che non riescono ad essere autonome, più partecipazione alla politica locale, svecchiare le idee un po’ retrograde, politiche d’investimento sui giovani, futura classe dirigente del Paese e far in modo di non lasciare la gestione della cosa pubblica in mano ai “soliti signori”.
3) MILANO NON CONOSCE IL DRAMMA DELLA DISOCCUPAZIONE CHE, INVECE, E’ PRESENTE AL SUD. PERCHE’ A TUA RAGION VEDUTA IL MEZZOGIORNO NON RIESCE A FRONTEGGIARE LA GRAVE PIAGA DELLA DISOCCUPAZIONE?
Da sempre il Sud è stato lo “zoccolo duro” dell’Italia, fin dai tempi dell’Unità e ha sempre vissuto in una condizione di emarginazione, di confine, di un “qualcosa” che non apparteneva all’Italia, una condizione di povertà culturale e sociale. A rendere maggiore il divario tra nord e sud c’è la mafia e la criminalità a tutti i livelli che controllano gli apparati locali: dall’edilizia, alla nettezza urbana (vedi Napoli), dal racket delle estorsioni, ai traffici di sostanze stupefacenti, traffici di armi detenute illegalmente. Con il controllo della criminalità sul territorio non ci può essere sviluppo.
4) I DIVERTIMENTI DEI GIOVANI. COME SI DIVERTONO I GIOVANI DEL NORD? COME TRASCORRONO IL LORO TEMPO LIBERO?
Ci sono tante forme di divertimento giovanile. Io per esempio voglio uscire di casa, andare in giro, andare in discoteca, pub dove i giovani si incontrano e chiacchierano. Qui a Milano, ci sono molti centri di aggregazione giovanile, cosa che non vedo molto al sud.
5) REALTA’ POLITICA TRA NORD E SUD. ORA L’ITALIA STA VIVENDO UN PERIODO DI CRISI E STENTA AD USCIRNE FUORI. COME GIUDICHI LA SITUAZIONE POLITICA ATTUALE?
Uno schifo. i politici a tutti i livelli continuano a fare i loro interessi, non hanno mai pensato al futuro dei giovani che avranno molte difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro e continuano a utilizzare i nostri soldi per favorire lottizzazioni affaristiche personalizzate. La politica è troppo distante dai problemi reali della gente che non riesce a guardare con serenità al futuro.
