San Severo: un’esperienza poco piacevole “certi soggetti sono l’anti turismo della città”

“Cara Gazzetta di San Severo, ti scrivo perché ho necessità di sfogare la delusione che provo ancora una volta rientrando a San Severo.
Vivo fuori regione da molti anni ormai. Viaggio molto per lavoro e per passione. Scelgo San Severo, come metà dei miei viaggi, sempre più raramente. Non certo perché non senta la nostalgia della mia città natia, del suono delle sue Chiese, del profumo che si sprigiona per le strade durante la domenica, per le bellezze architettoniche che raccontano la bellezza e la storia di questa stupenda città. Ma, bensì, per via di quel gruppo di gente per nulla qualificata e poco raccomandabile che si aggira per la città e pare si divertano a minarne l’economia turistica.
Vedi, cara Gazzetta, quest’anno, dopo ben dieci anni , io e il mio compagno, per festeggiare l’arrivo della nostra primogenita, abbiamo deciso di trascorrere le festività Natalizie a San Severo. Abbiamo deciso da avvalerci di una struttura ricettiva per più notti, così da avere la nostra intimità e lasciare ai parenti del tempo per “ricaricare le pile” prima di interfacciarsi nuovamente con la piccola di casa.
Detto ciò, ieri, nel momento del check-in nella struttura che avrebbe dovuto ospitarci, notavano bene una puzza di fumo già dal portone…e la situazione peggiorava mano a mano che ci avvicinavamo alla stanza da letto…. premetto che la proprietà della struttura sapeva bene che affittava a due adulti e una bambina con età inferiore ad un anno, ma non curante della salute di tutti, soprattutto della piccina, non curante delle normative igieniche e di sicurezza vigenti e attento solo a riempire le sue tasche, ci ha fatto trovare una situazione a dir poco sconvolgente. Un locale visibilmente non pulito, ma solo rassettato velocemente, una puzza di fumo di sigaretta che impregnava l’aria e i tessili, e un bel divano con tanto di buco causato dalla cenere di sigaretta. Inutile dire che mi sono trovata nell’impossibilità di tenere mia figlia in una simile situazione che ne avrebbe leso indubbiamente la salute.
Così come è inutile dire che la proprietà della struttura, nonostante abbia ammesso le colpe evidenti, ha rifiutato di cancellare la prenotazione rimborsando quanto già pagato.
Non trovando un accordo con questo soggetto che continuava a dire che era normale che qualcuno poteva aver fumato in struttura, che non era sua competenza vigilare e che non aveva avuto mai problemi a tenere i suoi figli tra i fumi di sigaretta, abbiamo contattato il 112 e la Polizia Locale per trovare una soluzione, ma tra i vari scarichi di responsabilità nessuno si è posto il problema che sarebbe stata opportuna una verifica sul posto, anche solo per sanzionare le evidenti mancanze di rispetto della normativa vigente in ambito di igiene e sicurezza.
Non ci è rimasto altro da fare che inoltrare reclamo al sito che ci aveva proposto questa soluzione di soggiorno e ora speriamo di essere rimborsati.
Ma al danno economico causatoci resta il ben più grave danno psicoemotivo, visto che abbiamo dovuto cercare una nuova sistemazione per la notte perdendo quello spirito natalizio che ci aveva pervasi in questi ultimi giorni nell’attesa di questo viaggio.
Da natia di San Severo sono rammaricata anche per la cattivissima pubblicità che questi soggetti fanno a San Severo, questi, sono l’antiturismo per eccellenza, e non basterà mai riempire di luci, alberi e cori la città se poi fanno scappare i turisti.
Mi scuso per queste righe, ma avevo bisogno di denunciare quanto ci è accaduto così da evitare che qualcun altro possa trovarsi in una situazione simile. Soprattutto durante le festività Natalizie.
E a tal proposito, a voi della “Gazzetta di San Severo” auguro un Natale pieno di gioia e serenità. A tutti i sanseveresi onesti auguro di trascorrere delle giornate gioiose, ma a quei gestori “antiturismo” auguro di trovarsi i NAS in struttura per far rispettare la legge.”
(Lettera firmata M.S.L.)
