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SAN SEVERO: UN’ESTATE INDIMENTICABILE!

di MICHELE MONACO

Un’ estate che i Sanseveresi (e non solo) non dimenticheranno facilmente. Non dimenticheranno soprattutto i titoli e i commenti fatti in serie dagli operatori dell’informazione locale e nazionale come : “Far West a San Severo”, “Agguato e omicidio in pieno centro” “Omicidio a San Severo durante la festa per il Campionato Europeo” e ancora :”Far West in citta, ferito un bambino in modo grave, ricoverato a Bari”., “Far West, omicidio in un autolavaggio a San Severo”, “Far West San Severo, ragazzi di 17 e 18 anni sparano a salve in varie zone della città, poi si costituiscono”. Alle sparatorie in pieno centro dove vi sono adulti e bambini colpiti si aggiungono “ragazzi diciottenni che passano il loro tempo sparando a salve in varie zone della città”. Con l’agguato mortale avvenuto nell’autolavaggio salgono a NOVE le sparatorie avvenute nel 2021 a San Severo dove ci sono stati QUATTRO omicidi, TRE dei quali in àmbito criminale. Apprendiamo che il sottosegretario alla Giustizia on. SISTO è stato sollecitato affinché si svolga presto una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza con la partecipazione della Ministra dell’Interno LUCIANA LAMORGESE. Il Sottosegretario del Ministero degli interni, on. SCALFAROTTO, ha dichiarato testualmente: …<< Una situazione da Far West a San Severo dove la criminalità organizzata agisce in sprezzo della legge sfidando apertamente lo Stato. Non è accettabile che si arrivi a sparare per strada, in un clima da guerra civile>>. “Incredula e sbigottita la nostra città si trova nell’occhio del ciclone mediatico di fronte alla frequente espressione <<FAR WEST>> e poi come buon peso si aggiunge l’espressione <<clima da guerra civile>>. Non resta che definire la Capitanata come l’Arizona dell’800, terreno di scontro tra i Confederati e i Sudisti e San Severo come la città di Tombstone dove il 26 ottobre 1881 avvenne la famosa sparatoria all’ O.K. Corral. Una sparatoria eternata in film western di successo dove, però, le sparatorie violente e sanguinose avvenivano all’interno del recinto dei cavalli, appunto chiamato Corral, mentre i cittadini si rinchiudevano nelle case. Oggi i cittadini di San Severo si aspettano di essere rassicurati dalle Istituzioni, dai Rappresentati dello Stato per fermare una escalation che ha scosso le fondamenta della civile convivenza. Di altri comunicati o personaggi istituzionali “teatrali” passati e presenti, meglio lasciar perdere. Ci affidiamo al Prefetto di Foggia, CARMINE ESPOSITO, che ha assicurato e provveduto al rafforzamento delle misure di sicurezza a San Severo. Ma certamente non basta. Accanto a questo occorre una vera classe dirigente che sappia infondere fiducia e rassicurare una città disorientata e impaurita per riportarla ad una dimensione di comunità solidale e rispettosa delle regole democratiche. Occorre lo stesso spirito che animò la classe dirigente che riuscì a ricostruire la città nel secondo dopoguerra. Invece sino ad oggi giungono voci di scambi di poltrone a Palazzo Celestini (chi entra e chi esce come al Grand-Hotel) e intanto non è stato convocato (né in presenza, né in remoto) nemmeno un Consiglio Comunale aperto alle forze sociali e politiche sul tema della sicurezza. Se non ora, quando? Possibile che tutto si riduca a dei comunicati su Facebook? E’ questa la nuova sede di Palazzo Celestini?

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