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San Severo: Verde Urbano: che festa!

In questi giorni di novembre stiamo assistendo anche nella nostra città a feste degli alberi organizzate da partiti e movimenti politici; ciò dovrebbe essere motivo di plauso ma, a mio parere, sa molto di operazioni di facciata e di retorica, proverò a spiegarne le ragioni.

A San Severo la gestione del verde è notoriamente insoddisfacente oltre che inutilmente dispendiosa, basti notare la situazione delle querce di viale Matteotti (della stazione) diventate una giungla che non lascia passare luce né aria, con rami ad altezza d’uomo; di viale due giugno sia nel tratto “rigenerato” che ancor di più in quello tra via Zannotti e la stazione: una situazione penosa e indegna dove i pedoni, gli studenti, i viaggiatori rischiano di rompersi le caviglie per il dissesto e la permanente occupazione dei marciapiedi da parte di alcuni esercenti che, complice il Comune che ha raso al suolo tutti gli alberi di un lato, hanno provveduto prontamente a cementare le aree che li contenevano, nel silenzio di tutti! In via Zannotti, oltre viale due giugno, davanti alla chiesa sono stati eliminati 6 alberi e, più avanti verso la ferrovia un’altra decina di pini: a distanza di oltre due anni le buche rimaste (non occultate) stanno desolate. Eppure nel regolamento comunale viene detto tutt’altro:art.4.L’avvenuta sostituzione della pianta dovrà avvenire entro tre mesi dalla data di rilascio dell’autorizzazione all’abbattimento tramite comunicazioneindirizzata al Servizio Agricoltura e Verde Pubblico del Comune e corredata di documentazione fotografica. Art. 5.Gli alberi messi a dimora in sostituzione di alberi abbattuti sono sempre tutelati pur se privi delle caratteristiche dimensionali.”Nel regolamento vengono affermati grandi principi di ecologia pienamente condivisibili ma completamente disattesi come p.es. il raggio delle aree preposte alla dimora degli alberi che dovrebbe essere minimo di m. 2,5,  i risarcimenti per alberi abbattuti da 400 a 700 euro ecc.

Negli ultimi anni abbiamo assistito alle trasformazioni di aree nel centro urbano in centri commerciali, in particolare Eurospin, Lidl e MD più recentemente: quanto verde hanno realizzato in rapporto alla superficie occupata e agli standard urbanistici? 00000. Questi partiti dov’erano quando sono avvenuti questi scempi e questi sprechi di pubblico denaro?

A San Severo la pur scarsa quantità di verde è gestita così male che molti cittadini, anche per ignoranza, vedono le piante  come un problema anziché come risorsa. Gli errori storici nella scelta come per es. mettere pini nel centro abitato, il soffocamento delle radici in aree ristrette dove c’è più materiale di risulta che terra vegetale, le potature fatte in periodi sbagliati, la manutenzione insufficiente  ecc. hanno fatto si che nel tempo siano state  spese più risorse per toglierli che per piantare alberi e la qualità dell’aria è sempre più scadente. Abbiamo già manifestato in tante occasionia nche conAltraCittà che per gestire il verde urbano occorrono competenze, passione e manutenzione ma spesso mancano quasi tutti questi requisiti, non c’è un’idea progettuale, la finalità di quell’area, di quella siepe, di quel viale, di quel parco.  A San Severo non vengono rispettate né leggi nazionali  né delibere comunali. Dietro a grandi paroloni: rigenerazione urbana, mosaico San Severo ecc., si nasconde il nulla.Per risparmiare la nostra città si deve dotare di un proprio vivaio   in collaborazione con l’Ispettorato  Forestale; l’istituto  e la fondazione  di Sangro  con affidamento di progettazione agli studenti e manutenzione ai percettori del reddito di cittadinanza. Inoltre la politica dell’adozione da parte dei privati va perseguita colmando, p.es.  le numerose fallanze, creando nuovi spazi polivalenti: verde, sport, tempo libero.

A corollario di ciò vanno riviste sia l’organizzazione che le funzioni degli uffici tecnici.

                                                                             Gianni Mazzeo

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