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SAN SEVERO – Vertenza statale “16”, emergenza non più rinviabile Marino la ritiene una priorità per il suo mandato da sindaco

«C’è un’emergenza “statale “16”, è innegabile. Lo confermano le proteste e il numero sempre più cospicuo di vite umane stroncate su una striscia d’asfalto palcoscenico di continue tragedie. L’appello lanciato dal Movimento consumatori non può cadere nel vuoto, ma mi preme

 

sottolineare che a più riprese la proteste, e le soluzioni – anche se solo per fronteggiare l’emergenza – sono state più volte prese in considerazione». Così Dino Marino, candidato sindaco per il centrosinistra a San Severo, intervenendo su quella che è una delle problematiche annose della comunità dell’Alto Tavoliere. Ogni anno il tratto Foggia-San Severo della “statale della morte” – così è stata ribattezzata l’arteria da e per il capoluogo – registra molti incidenti mortali e con traumi di particolare rilevanza.
«Un problema che riesplode nella sua virulenza dopo ogni sinistro – incalza Marino -, con i sanseveresi ormai stufi di vivere una situazione divenuta cronica. Bisognerà capire dove trovare e come utilizzare fondi strutturali che potrebbero quantomeno garantire una prima messa in sicurezza del tratto di carreggiata. Una situazione inverosimile per una disattenzione vecchia di lustri e di cui oggi si pagano le conseguenze per una programmazione a livello di amministrazione locale mai sostenuta con vigore e con continue disattenzioni da parte di chi doveva invece premere perché l’opera venisse inclusa nei finanziamenti  in tempi di minori ristrettezze per le casse pubbliche». Per trovare una soluzione è nato anche un Comitato che si batte per mettere in sicurezza la strada. «Iniziative lodevoli – aggiunge Marino – ma occorre trovare soluzioni congiunte e mirate. E il centrosinistra potrà recitare un ruolo importante in questa sfida, che è anche una tappa fondamentale per lo sviluppo delle infrastrutture nell’Alto Tavoliere. Inserirò questa vertenza nel mio programma perché non resti lettera morta. La maggioranza da me guidata si batterà affinché la statale “16” non faccia più paura».

 

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