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SANNICANDRO GARGANICO: RANDAGISMO E PERICOLO PUBBLICO PERSISTENTE. CITTADINI IN RIVOLTA

di: Gino Carnevale
Se qualcuno ha capito che inviare un comunicato presso un giornale e farlo pubblicare ha risolto il problema del randagismo a Sannicandro Garganico si sbaglia “all’ingrosso”.
E’ di pochi giorni fa un articolo apparso sulla Gazzetta di Capitanata dove riprendeva per sommi capi altri articoletti presi sui web news dove si parlava di un forte impatto sulla cura e il recupero quasi totale dei randagi nel nostro paese. La notizia fece scalpore e diede anche sospiri di sollievo per i tanti cittadini che giorno per giorno si vedono costretti a guardarsi bene da gruppi di cani composti anche da sei e sette randagi che sono pronti ad aggredire i malcapitati.
Infatti se prima tutto ciò accadeva nelle periferie del paese ora accade anche in pieno centro dove tra i quartieri centrali e lo stesso Corso si vedono interi branchi dediti all’attacco sia di persone che di pattumelle dell’umido e dell’indifferenziata a caccia di cibo. Nessuna cura a tutt’oggi è stata intrapresa per questi animali che girovagano per il paese indisturbati e a caccia di acqua e di cibo. Molte sono le persone che si dedicano a rifocillarli ma purtroppo il loro numero è cresciuto e già l’altra volta scrivemmo che erano oltre trecento.
Sannicandro Garganico in passato ha visto situazioni molto gravi di bambini e adulti attaccati dai randagi e purtroppo anche da animali con padroni a seguito che in presenza di gruppi perdono il controllo della situazione.
Amare gli animali e prendersene cura per i propri non vuol dire erigersi a paladini della collettività asserendo che Sannicandro Garganico ha un’associazione che opera sul territorio a 360 gradi.
Le denunce che i cittadini fanno al gruppo facebook “Sannicandro Garganico la nostra città” sono decine con foto che testimoniano come la politica e derivati vari asserisce il contrario di quanto sta accadendo.
Parco San Michele sul rione stazione / circonvallazione invaso da randagi che urinano e defecano in tutta tranquillità e che poi ci giocano bambini ignari di quello che potrebbero acquisire con le manine sporche.
Rione Piazza del Popolo a due passi da Piazza IV Novembre, da poco rimessa a nuovo con il taglio delle siepi e da una bella pulizia nei suoi vialetti, oggetto di svago per gli amici a quattro zampe al guinzaglio che guidati dai padroncini defecano e urinano in questo meraviglioso luogo abbandonato da anni dall’amministrazione comunale. Infatti potrebbe essere recuperato e messo a disposizione di nuovo per i bambini come Parco San Michele.
Allora la gente si chiede come mai questa politica si appende medaglie al petto se poi non c’è l’impegno e il recupero. Si parla di un netto recupero di questi animali nel paese, ma ci si chiede che fine abbiano fatto se poi non vi è alcuna struttura in loco! La gente attenta vede, e guarda caso nelle periferie verso Cagnano Varano sono aumentati i branchi di cani che molto probabile provengono da Sannicandro Garganico. Altro sito che fu già oggetto di denuncia da parte nostra è quello di San Giuseppe, luogo sacro e di culto recuperato qualche settimana fa dal gruppo motorbike di Sannicandro e ora oggetto da parte di qualcuno di abbandono di cuccioli di cani che molto spesso vengono uccisi dalle volpi o da cani randagi.
Vedete, il problema principale di quest’argomento è il volersi attribuire meriti senza operare e senza sapere poi alla fine la mole di lavoro che c’è sotto. Il paese è grande e purtroppo abbandonato che vede interi rioni senza cittadini a causa dello spopolamento, e vedere erbacce alte anche un metro lungo i marciapiedi, escrementi ovunque e strade disastrate ci riporta a pensare ai periodi del dopoguerra quando si dovette ripristinare l’intera Italia.
Oggi viviamo nella certezza che i randagi esistono e che sono un pericolo per i bambini e per gli adulti. Gente che passeggia, gente che fa footing, gente che corre in bici o in moto, puntualmente in pericolo. Viviamo in una realtà sannicandrese che vede la gente impaurita dal denunciare gli attacchi perché nella politica vi sono parenti e amici e non vogliono agire. Questa è una realtà insieme a tante altre piaghe di questo territorio. E’ ora di agire e di affrontare concretamente le miriadi di problemi che questo paese vive. La politica ha fallito. Ora tocca ai cittadini.

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