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I SANSEVERESI E L’AMORALE DELLA FAVOLA

di MICHELE MONACO
Il sociologo EDWARD C. BANFIELD – alla fine di una ricerca condotta nel Mezzogiorno d’Italia negli anni ’50 – giunse alla conclusione che vi era una tendenza tipica della cultura meridionale e mediterranea secondo la quale gli individui di una comunità, appartenenti a tale cultura, cercano di massimizzare solamente i vantaggi materiali e immediati del proprio nucleo familiare. Per questo BANFIELD coniò il termine “FAMILISMO AMORALE”. Domanda: IL FAMILISMO AMORALE di BANFIELD quanto è radicato nella nostra città e chi lo ha praticato, lo pratica ancora? C’è stato e c’è ancora chi pratica la BUONA POLITICA e mette gli interessi collettivi davanti a quelli del “familismo”? Oppure il diffuso cinismo dell’agire politico (ai vari livelli e ad ogni latitudine) ha inquinato inguaribilmente la coscienza civile di tanta parte della nostra comunità? La rassegnazione porterebbe, ineluttabilmente, verso la conclusione che in genere si instaura una “simbiosi” tra il politico e il suo beneficiato fino a giungere a giustificare ogni sua nefandezza con la seguente espressione: “E’ nella sua natura, è fatto così”. A chi la pensa in questo modo, occorre rammentare la nota favola dello SCORPIONE e della RANA di ESOPO. C’era un ruscello da attraversare e lo scorpione – incapace di nuotare – disse alla rana:” Fammi salire sulla tua schiena, portami sull’altra riva, ti ricompenserò”. La rana rispose: “Se ti faccio salire tu mi puoi uccidere con il tuo pungiglione avvelenato”. <<Tranquillizzati, non ti colpirò. Se lo facessi moriremmo tutti e due affogati, ti pare?>>. La rana si fida e con lo scorpione sulla schiena entra in acqua. A metà del guado lo scorpione punge la rana. Stanno per annegare entrambi. La rana agonizzante gli chiede: Perchè l’hai fatto? << Perché è nella mia natura, lo riconosco, sono un amorale, è più forte di me: dico una cosa e poi faccio il contrario. Muoi e ti trascino con me >>. Fin qui, “l’amorale” della favola, naturalmente, è lo scorpione. Il guaio è che la rana è San Severo e potrebbe annegare insieme a lui. “POTREBBE…”, MA MOLTI SANSEVERESI – PER FORTUNA – SANNO ANCORA NUOTARE. PERÒ ATTENTI AGLI SCORPIONI: A TUTTI I LIVELLI E AD OGNI LATITUDINE.

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