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Sarà Lui, il futuro sindaco di San Severo che “piace a tutti”?

Nessun toto sindaco, a San Severo, ma rumorso indiscrezioni supportate da tanti che seguono l’andamento degli eventi, la vita pubblica, i mondi culturali ed economici, la felicità sociale che manca, ciò che accade e la delinquenza che la fa, quasi, da padrona, nella “Città dei campanili”. L’attuale status quo, fa guardare ad una persona di “polso”, non uno “sceriffo” (più un “ranger”, magari) ma una persona che possa mettere ordine in tutti gli ambienti, soprattutto in certi ambienti. C’è chi guarda a Claudio Lecci, ex commissario di Polizia a San Severo, negli anni ’93-’98, foggiano ma con la sua gentile consorte di San Severo. Persona e professionista stimato, in questo periodo di forti tensioni sociali e criminali, in tutti gli ambiti e gli ambienti. Molto attivo sui social, a cominciare da quello più noto, è seguito nelle sue osservazioni, nelle sue esternazioni anche forti nei confronti dell’attuale Sindaco e della sua Amministrazione, nei suoi messaggi romantici e passionali verso San Severo e la Capitanata, pur avendo la residenza a Forlì. Le sue osservazioni, sentendo le persone e leggendo i “post”, sembrano ventate di speranza, tanto che si potrebbe ipotizzare un ruolo, politamente trasversale, istituzionale come quella di un candidato sindaco, o figura paritetica, come può essere quella di assessore alla Sicurezza, ma con delega anche alla Legalità e ai Servizi Sociali. È sempre stato vicino al centro destra nel passato che è coinciso con il suo servizio attivo e operativo nell’ex Commissariato di via Sabotino, e la prima Amministrazione del sindaco, Giuliano Giuliani, recentemente scomparso. Chi lo conosce bene, ed ha vissuto quegli anni, dice chiaramente che quel binomio (Giuliani-Lecci) era vincente. “Sul viale della Villa – cita la fonte (un ex consigliere comunale) – c’era una centrale di spaccio e Lecci, con i suoi agenti, l’hanno smantellata, debellando il fenomeno. Poliziotto dinamico, vecchio stampo, che scendeva sul campo, utilizzando l’autorità propria del ruolo, ma entrando nel sociale, spigando, facendo attività educativa e di prevenzione. Oltre alla sanzione, certa, si faceva opera di recupero con i Servizi Sociali. Anche per questo, era vincente il binomio Giuliani-Lecci”. Considerazioni che non sono dissimili dall’attualità dei fatti, malgrado siano passati vent’anni. “San Severo, anche in quel periodo era sui media nazionali per fatti di cronaca nera – riprede l’ex consigliere comunale – ma con il carisma e il lavoro di entrambi, si sono rimesse al centro della scena, le bellezze, le eccellenze, e la città ha vissuto un periodo di tranquillità sociale con la ricetta: educazione – prevenzione – servizi sociali – repressione”. Un ruolo di garante, gli verrebbe chiesto da più parti e in modo trasversale (ciò confermerebbe la stima che Lecci gode tra i sanseveresi e oltre i colori politici): garanzia, fiducia, salvaguardia dei valori, potrebbero passare per un Claudio Lecci “sindaco” o “assessore”. Nel senso che potrebbe svolgere una funzione a garanzia e correttivo a tutto un sistema contaminato da questioni (tipiche del Belpaese e non solo di San Severo) che le persone non gradiscono più. Il suo lavoro lo conosce bene, così come conosce bene il territorio. Possiede, chiaramente, spiccate attitudini al comando, al dialogo, che lo pongono come una persona “autorevole”. I sanseveresi, alla fine, comunità laboriosa e dedita al volontariato, alla cultura, se hanno “buoni esempi”, buone prassi, li seguono alla lettera: non sono indisciplinati. Lecci, quindi, garante e di chi potrebbe riportare quella coesione sociale in tutti gli ambiti. Ma che ne direbbe, di un suo futuro come amministratore nella “Città d’Arte” (appellativo ottenuto da Giuliano Giuliani), l’ex commissario “di ferro”, Claudio Lecci? Potrebbe esser lui il Batman a Gotham City? C’è già una cena, annunciata sui social da Lecci, che il 27 giugno, in modo aperto, terrà a San Severo, con chi vorrà incontralo. Questo il suo post di qualche giorno fa: “Da più parti giungono voci negli spogliatoi per la individuazione del nuovo Sindaco di San Severo. Meglio: per San Severo. La scadenza naturale del mandato di quello in carica è lontana ma, mi spiegano gli addetti ai lavori, per queste cose ci vuole tempo.Perché me ne occupo?Perché alcuni mesi or sono commisi l’umanissimo errore di offrire il mio contributo per la gestione di ciò che avevo previsto sarebbe accaduto e cioè un repentino abbassamento dei livelli di Sicurezza della Città, prendendomi una sportellata in faccia travestita dall’offerta di un caffè e dalla però onestissima spiegazione: Gli equilibri politici non me lo permettono”. Ma attenzione, Lecci potrebbe essere anche un gran signore, che sa fare ironia e…la sa fare bene.

Beniamino PASCALE

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