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Sderlenga: “Il sindaco Francesco Miglio ha la maggioranza. Questo è un dato di fatto.”

Il sindaco Francesco Miglio ha la maggioranza. Questo è un dato di fatto. Quando si afferma che la maggioranza traballa e che la sua poltrona è a rischio si dice una mezza verità (ma come professa un vecchio proverbio una mezza verità e’ una bugia intera). Perché fino a quando 13 consiglieri comunali non si recheranno dal segretario comunale o da un notaio per rassegnare contestualmente le loro dimissioni, la crisi può essere solo politica e non amministrativa. Fatta questa premessa se si volge lo sguardo al passato le vicende riguardanti l’assetto politico delle precedenti amministrazioni comunali, di qualsiasi colore, sono piene di episodi simili a quelli che ultimamente stanno “agitando” qualche consigliere comunale di opposizione. Evidentemente, come narra un famoso proverbio, è più semplice vedere le criticità di chi ci sta di fronte piuttosto che le proprie. Quindi ipotizzando che il mancato voto al bilancio di alcuni consiglieri di maggioranza sia un indicatore valido a definire la situazione della maggioranza come critica, l’opposizione cosa sta mettendo in campo come proposte politico progettuali alternative? Qual è la proposta politico-progettuale differente? Quali sono le visioni alternative di sviluppo della città rispetto a quelle presentate dalla maggioranza? Probabilmente è su questi temi e sulla funzione di controllo degli atti amministrativi, che la legge riconosce ai consiglieri di minoranza, che le forze politiche di opposizione possono svolgere un ruolo di rilievo utile a potersi proporre agli elettori come forza di governo della città.
Inoltre, è probabile che riportando il confronto-dibattito sul piano prettamente politico e non degli schiamazzi, i sanseveresi potrebbero nuovamente interessarsi alla politica locale e nello stesso tempo agire davvero per il bene della comunità. Tuttavia secondo molti osservatori, non tutti hanno compreso che la politica tutta, da quella che si sviluppa sui social a quella narrata sulla carta stampata, svolge un ruolo educativo importante. Quindi il ritorno alla buona politica rappresenta la base per formare cittadini elettori rispettosi, tolleranti, aperti al confronto ed alle pratiche inclusive che sono alla base di una comunità che cresce e si sviluppa. Diversamente una comunità che fonda il proprio quotidiano su pratiche divisive, di aggressione e di negazione delle qualità dell’altro è destinata a morire.