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Sernia: La nostra denuncia – la nostra proposta, da impianti di compostaggio a compostiere di comunità.

Facciamo chiarezza…cecando di essere leggibili sintetici e chiari.

Innanzitutto diciamolo subito: Circa il 30% del volume dei rifiuti conferito in discarica è rappresentato dall’umido. A tal proposito l’Europa ha Incluso nella categoria dei rifiuti da raccogliere e riciclare obbligatoriamente anche il rifiuto organico che non potrà più essere conferito in discarica ed è questo il motivo principale per cui esso deve essere avviato a recupero, senza escludere aspetti ambientali e direttive europee in termini di #economiacircolare.

Il metodo per avviare a recupero il rifiuto organico e toglierlo alle discariche è il compostaggio.

Ciò significa che il rifiuto organico raccolto, tramite il servizio di igiene urbana, sperando che non sia soggetto a percentuali di impurità superiore ai limiti imposti dalla normativa, viene lavorato producendo compost.

Nell caso vi siano impurità il compost va conferito in discarica, pertanto è importante che noi cittadini quando conferiamo l’organico stiamo attenti a non introdurre all’interno dei sacchetti , che dovrebbero essere di carta, materiale non organico.

Solo il conferimento dei nostri rifiuti organici ad un impianto di compostaggio comporta dei costi che attualmente a San Severo sono intorno alle 100 – 110 euro a tonnellata escluso il trasporto e costi legati al personale, mezzi ecc….

Detto questo, possiamo tranquillamente affermare che attualmente gli impianti di compostaggio devono necessariamente esserci ma tenendo ben presente che altri sistemi come le compostiere di comunità possono in parte alleviare se non in alcuni casi eliminare i conferimenti negli impianti in questione spesso incriminati dall’opinione pubblica, addirittura, come come ‘eco-mostri’.

Sicuramente meglio un impianto aerobico o misto che uno esclusivamente anerobico anche se questo potrebbe sviluppare energia. Sicuramente meglio un impianto a dimensione del proprio territorio che uno che raccolga rifiuto da tutte le parti del mondo, sicuramente meglio un impianto pubblico che privato.

Pertanto un impianto di compostaggio è necessario. Procurare allarmismi significa a mio parere strumentalizzare qualcosa che deve necessariamente esserci, chiaramente tutto va modulato e definito sulle necessita o le esigenze di un territorio.

Quanto espresso non ci soddisfa, pertanto, lanciamo la nostra proposta che spero non venga dimentica come le altre.

Il 10 marzo 2017 è entrato in vigore il decreto attuativo che finalmente va a regolamentare le utenze domestiche e non domestiche che vogliono avviare attività di compostaggio.

Come ?

Tramite l’utilizzo delle compostiere di comunità, apparecchiature elettromeccaniche, che permettono la lavorazione aerobica del rifiuto da noi prodotto.

I vantaggi?

Per l’Amministrazione verranno meno i costi di raccolta, di trasporto e di smaltimento.

Per i cittadini e le utenze interessate verranno meno i costi Tari. (Il regolamento Tari, indecente, va rivisto!!!)

Pertanto chiediamo a questa Amministrazione di avviare un progetto sperimentale che prevede il compostaggio di comunità per mezzo di apparecchiature elettromeccaniche, magari, trovando tramite i bilanci partecipati, urlati e mai avviati, i fondi per avviare l’iniziativa.

Come associazione M5S San Severo –ActiVism,  crediamo che la mancata partecipazione e coinvolgimento dell’ Amministrazione ha sicuramente negato un confronto più ampio. Se è vero che con questo impianto che verrà all’ ex Safab  lo smaltimento del costo dell’organico sarà di circa 60 – 65 euro a tonnellata portando di fatto delle economie migliori non possiamo negare che i contratti tra privati ed enti pubblici spesso trovano patti che nel tempo a torto o a ragione per un motivo o per un altro possono deviare, oltre al chiaro allontanamento da una gestione  pubblica dei servizi da cui noi sempre ripartiamo per ovvie ragioni.

Prima di chiudere, una nota negativa la devo scrivere in merito alla cattiva gestione regionale che l’immaginario segretario del PD Michele Emiliano vuole sviluppare tramite gli ARO.

Gli ARO legano la gestione dei territori oltre che economica direi di visione e pianificazione di politiche incentivanti, green che fanno del settore rifiuti da possibile cavallo trainante a  ….  solo per alcuni!!

Una soluzione è stata già presentata dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi che ha elaborato una proposta di legge ferma da più di un anno in Consiglio ‘Verso un economia circolare a rifiuti zero’, discussa anche qui a San Severo.

Per info e chiarimenti restiamo a disposzione.

ActiVism San Severo.

Giorgio Sernia

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