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SERRACAPRIOLA: IN FUMO QUASI 60 ETTARI …TANTA PAURA!

SENZA PIETA’
Notte di paura e terrore, quella del 31 luglio scorso a Serracapriola. Nel pomeriggio si è sviluppato un grosso incendio alimentato da un forte vento di libeccio che ha interessato tutto il dorsale occidentale del paese. La situazione si è fatta man mano preoccupante mettendo a dura prova tutta la popolazione, le alte fiamme non  hanno lasciato scampo, hanno minacciato e interessato anche alcune abitazioni.
Sul posto sono giunte immediatamente le squadre ARIF di Chieuti, Lesina e Vico del Gargano, i Vigili del Fuoco, il Sindaco di Serracapriola, i volontari dell’Associazione di Volontariato e di Protezione Civile a carattere nazionale, RGPT., O.U.R., CCC Tecniche Speciali di Serracapriola e Chieuti, i Carabinieri, i Carabinieri Forestali,ivolontari del gruppo Gepa, i Vigili Urbani,tutti i volontari accorsi, una menzione particolare merita un gruppo di giovani extracomunitari provenienti da paesi dell’Africa, che hanno collaborato.
Le operazioni di spegnimento sono proseguite durante tutta la notte e fino alla giornata di lunedì si è provveduto alla bonifica del perimetro incendiato. Durante le operazioni sono state evacuate alcune famiglie e molti abitanti della zona si sono allontanati.

“Molta è stata la paura, dice un cittadino presente, quando abbiamo visto il fuoco arrivare velocemente verso le abitazioni”.
Sono andati in fumo circa 60 ettari tra canali boscati (querce e misto cespugliato) uliveti, terreni incolti e canneti. Un paesaggio spettrale, lunare si presenta ora, fatto di cenere e polvere con gli alberi e le piante divorate senza pietà da questo “mostro”.
La situazione è tornata alla normalità nella mattinata di lunedì. Sulle cause che hanno provocato il disastro stanno indagando le forze dell’ordine.
Questo ennesimo atroce “assassinio”, si aggiunge ai vari incendi che hanno interessato diverse zone che vanno dal Gargano fino al Subappenino Dauno per finire a Chieuti. La capitanata è in ginocchio.
Ora serve un urgente intervento da parte degli Enti preposti. Urge un programma d’interventi per la tutela dell’intero territorio mediante lavori di prevenzione. Urge una nuova visione della gestione del servizio antincendio, con avvistamenti, controlli e monitoraggi continui per dissuadere qualche male intenzionato.
Speriamo bene!

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