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SI AL PARCO CAMPI DIOMEDEI: PROPOSTA UNA SOLUZIONE PER L’IRIIP

Si è improvvisamente infiammata, evidenzia il WWF Foggia, la polemica sulla realizzazione del parco pubblico urbano Campi Diomedei nell’area ex ippodromo dopo la partecipazione del Presidente della Regione Puglia ad un incontro con il comitato pro-IRIIP che da anni contesta il progetto.
La creazione di tale parco è sempre stata una delle priorità indicate dalle associazioni ambientaliste proprio per risolvere il problema della scarsa presenza di verde in città. Si tratta di una enorme area di 22 ettari: un vero polmone verde in pieno centro cittadino.
L’attuale progetto, in corso di realizzazione, è scaturito da un lungo iter partito addirittura nel 2008 quando il Comune di Foggia ha bandito un concorso internazionale di idee per la realizzazione del Parco. In tale bando figuravano indicazioni precise in merito alle proposte progettuali da esplicitare. Gli indirizzi di valorizzazione dell’area riguardavano: la valorizzazione delle presenze archeologiche dell’area, la progettazione di un grande spazio verde attrezzato attraverso la creazione di nuove presenze botanico-vegetazionali e la realizzazione di servizi per l’intrattenimento, la cultura e il tempo libero.
Si arrivò al 2012 per proclamare il vincitore del concorso. Al primo posto si classificò il progetto proposto da un’associazione temporanea di professionisti guidata dal professore Efisio Pitzalis, docente di Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli.
Successivamente è stata promossa l’intesa istituzionale tra regione Puglia e comune di Foggia per la cessione in comodato dell’area ed è stato indetto un regolare bando di gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori.
L’area dell’ex ippodromo, evidenzia il WWF, fu oggetto per decenni degli appetiti edificatori dei palazzinari foggiani che spingevano per la costruzione del minaccioso orlo edilizio e per il prolungamento di viale Michelangelo fino alla villa. Contro queste e altre attenzioni speculative, cittadini e associazioni ambientaliste hanno condotto per molti anni instancabili e proficue battaglie, fatte di iniziative, petizioni, mobilitazioni, proprio per impedire la cementificazione della zona. Fra queste giova ricordare il finanziamento delle campagne di scavi archeologici che nel 1998 e nel 2005 portarono alla luce reperti di grandissimo pregio, fra cui il più antico uomo della Daunia con annesso corredo funerario, un uomo del Neolitico risalente circa al VI millennio e che ha destato l’interesse di esperti di fama nazionale.
Fermo restando, evidenzia il WWF, che sarebbe opportuno presentare ufficialmente il progetto alla città, dopo un così lungo iter e la pluriennale lotta delle associazioni ambientaliste e della società civile foggiana per evitare la cementificazione dell’area non è pensabile di bloccare tutto. È necessario, anche grazie all’azione costruttiva di politici intelligenti che sappiano operare in sinergia nell’interesse comune per risolvere le problematiche che sono sorte, dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini rendendo al più presto l’area fruibile.
Fra le questioni da risolvere, sicuramente fra le più rilevanti e di interesse generale vi è la salvaguardia delle razze cavalline autoctone e del relativo patrimonio genetico nonché il rilancio dell’attività dell’IRIIP.
A tal proposito il WWF Foggia ritiene che una soluzione ideale sarebbe il trasferimento dell’IRIIP presso il parco regionale Bosco Incoronata e, segnatamente, presso i terreni e le strutture di masseria Giardino che, adeguatamente riqualificate e potenziate, rappresenterebbero una cornice storica, ambientale e architettonica perfetta per rilanciare le attività dell’istituto. Questa scelta risolverebbe diversi problemi. Si recupererebbe il patrimonio immobiliare della masseria, oggi gravemente compromesso. Si darebbe una nuova funzione alla masseria comunale, compatibile con la presenza del parco regionale, sottraendola ad altre idee ecologicamente inammissibili che pure negli anni scorsi sono state avanzate. Si valorizzerebbero i 50 ettari di nuovi pascoli naturali realizzati con il progetto LIFE “Bosco Incoronata”. Si realizzerebbe un grande elemento di attrazione per il parco regionale e il borgo Incoronata, innescando quel processo di valorizzazione turistica che finora è mancato.
Il WWF Foggia si rende ovviamente disponibile per approfondire i vari aspetti di questa proposta con tutti i soggetti interessati alla realizzazione del parco urbano Campi Diomedei.

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