Siccità e caldo : in puglia le produzioni agricole giù del 50 % su uva, olio e pomodori

in Puglia in tutte le province i campi stanno risentendo della mancanza di pioggia e dell’afa, dove a Foggia il termometro ha superato i 45°. “Oltre alle ortive, stanno soffrendo gli agrumeti a Taranto, i vigneti di uva da tavola e da vino in tutte le province, il pomodoro a Foggia. Se continua così troverà conferma il calo del 30% o più della produzione di olive per carenza di acqua. Gli animali ( mucche ) nelle stalle stanno soffrendo, con un calo – per fortuna ancora lieve – della produzione di latte anche se in soccorso in molte stalle sono scattate le contromisure con l’accensione di ventilatori e doccette refrigeranti e l’utilizzazione di integratori specifici a base di sali di potassio nell’alimentazione preparata dagli allevatori che fanno, però, aumentare in misura esponenziale i costi a carico delle imprese.Per questo, in un quadro pugliese dove l’acqua all’agricoltura viene centellinata, si dovrà a breve prevedere l’irrigazione di soccorso per evitare che risultino vanificati gli investimenti avviati per la campagna agraria di ortaggi e frutta”.
“In Puglia, negli ultimi 40 anni, si è assistito ad un effetto desertificazione con le precipitazioni diminuite paurosamente da 900 mm l’anno a circa 3-4 / 450 mm. Gli effetti sull’agricoltura sono evidenti e preoccupanti, dato che i quantitativi di acqua accumulati negli invasi continuano a registrare una progressiva differenza negativa a causa della drastica diminuzione di piogge. La siccità ha attanagliato per mesi il granaio d’Italia delle province di Foggia e Bari, dove si registra a causa della scarsità d’acqua la perdita del 50% della produzione. Al contempo sono drammatici gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzerano in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione”.
La Puglia è un vero e proprio paradosso idrico. Da un lato è dilaniata da annosi fenomeni siccitosi, dall’altro è colpita da alluvioni e piogge torrenziali, con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza e/o mancanza di infrastrutture ad hoc. D’altro canto il clima impazzito, ormai una costante in Puglia, determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno. Il caldo anomalo e le precipitazioni violente rischiano ormai ogni anno di incrinare l’andamento del settore agricolo pugliese.
Infine voglio solo dire che se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati. Occorrono in particolare interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere acqua”.
Antonio Lapiccirella