SOS AMBIENTE: “a caccia” di rifiuti, microplastiche e inquinanti
La Goletta dei Laghi 2018, ossia la campagna nazionale di Legambiente, dedicata al monitoraggio scientifico della salute dei bacini lacustri, nel mese di Luglio, ha visto impegnati due san severesi: Ivan Morlino e Roberto Regina,appassionati di tematiche ambientali e in prima linea per la tutela dell’ambiente, in un tour sui principali laghi del Centro-Nord Italia.
Sono state eseguite alcune analisi ambientali prendendo in esame le foci dei fiumi, i torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che si trovano lungo le rive dei laghi, punti spesso segnalati dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta.
Quello di Legambiente, è un campionamento puntuale, che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma restituisce comunque una fotografia utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni.
Ivan Morlino e Roberto Reginaproporranno al coordinamento scientifico regionale e nazionaledal 2019, il monitoraggioanche deiLaghi di Lesina e di Varano, in modo da avere un quadro sempre più chiaro e completo della situazione delle loro acque.
I due tecnici sanseveresi, in collaborazione con lo staff della goletta, hannocollaborato al monitoraggio microbiologico e chimico dei laghi, con l’intento di mettere in risalto i punti più critici.
Dalle analisi microbiologiche(Enterococchi Intestinali edEscherichia Coli)è emerso un problema di mala depurazione. “Per fermare gli scarichi inquinanti servono investimenti nel settore delladepurazione e controlli su quelli abusivi applicando la legge sugli ecoreati”.
Sono stai monitorati venti arenili dei laghi di Iseo, Maggiore, Como, Garda e Trasimeno dove, sono statitrovati una media di 2,5 rifiuti ogni metro quadrato di spiaggia, il 75% è plastica!
L’invasione della plastica non riguarda soltanto i mari e gli oceani, ma anche fiumi e laghi. Pertanto, è stato allargato il fronte d’indagine anche alle microplastiche, ossia le particelle di plastica con dimensione inferiore ai 5 millimetri, nelle acque interne. La plastica,puòframmentarsi così in milioni di particelle e provocare danni alla biodiversità: i laghi non sono esenti dal problema delle microplastiche, un inquinamento di difficile quantificazione e rimozione totale.
L’obiettivo, dunque, è di approfondire ulteriormente la dinamica delle microplastiche nei laghi, analizzando il ruolo che questi sistemi semi-chiusi svolgono, in relazione alla presenza dei loro immissari ed emissari.
Differenti sono le criticità che minacciano i nostri laghi e i loro ecosistemi: gli scarichi non depurati e inquinanti, i rifiuti in acqua, la perdita di biodiversità, la cementificazione delle coste legale e illegale, la captazione delle acque, l’incuria e gli scempi ai danni dell’intero sistema territoriale lacustre.Quest’anno, sono state aggiunte ricerche suirifiuti di grandi dimensioni presenti nell’ambiente di spiaggia e come sul mare, il problema è presente anche sulle sponde lacustri.
La cattiva gestione dei rifiuti urbani resta la causa principale della presenza dei rifiuti sulle sponde dei laghi presi in esame (il 63% degli oggetti è riconducibile ad essa).
Dopo la plastica, tra i materiali più trovati c’è il vetro/ceramica (10,3%), seguito da metallo (4,7%) e carta/cartone (4,1%). Sul podio dei rifiuti più trovati ci sono, invece, i mozziconi di sigaretta, al primo posto con una percentuale del 29,4%; a seguire i frammenti di plastica; bottiglie (e pezzi) di vetro (7,4%); sacchetti di patatine e dolciumi (5,6%); bastoncini per la pulizia delle orecchie (3,5%); frammenti di carta (3,3%).
Di certo il problema dei rifiuti dispersi sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti ed è necessario e urgente mettere in atto politicheper la correttagestione e riciclo dei rifiuti, di prevenzione per ridurre gli impatti economici e ambientali causati da questa emergenza.
Dalle analisi microbiologiche, su 68 punti campionati in sei regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Umbria e Lazio) ben 38 sono quelli giudicati “fortemente inquinati” e “inquinati”. Punti critici spesso denunciati da anni.
“Quello che chiediamo è di mettere in campo interventi strutturali di lungo periodo anche e soprattutto con politiche di adattamento al clima – conclude il direttore generale di Legambiente -, cambiando allo stesso tempo l’approccio che fino ad oggi ha guidato la pianificazione della risorsa idrica. Contro chi, invece, continua a sversare in maniera abusiva, chiediamo invece alle autorità competenti di intervenire immediatamente applicando la nuova legge sugli ecoreati”.
I ritardi nell’affrontare questi problemi, oltre ad avere gravi conseguenze sugli ecosistemi lacustri, hanno anche conseguenze economiche rilevanti.Le multe di milioni di euro, potrebbero essere spese per rendere efficiente ilsistema depurativo italiano, portando indubbi benefici anche alla qualità delle nostre acque interne.
Concludendo: “I dati che si riferiscono ai laghi del Centro Nord-Italia dimostrano come non sia più possibile perdere altro tempo. Occorre attuare un percorso condiviso tra le Regioni, affinché si trovino le risorse per un nuovo collettamento delle acque reflue. La salute dei cittadini e dei laghi non può più aspettare”.
Ivan Morlino, consulente ambientale, afferma che l’ambiente è inteso come habitat dell’uomo che, perché tale, deve essere considerato come un insieme di materie la cui tutela e valorizzazione vanno di pari passo con la qualità di vita del cittadino, protagonista della sua salvaguardia.
E’ necessario attivare iniziative ambientali virtuose anche a San Severo, per accrescerel’educazione ambientaleelasensibilità dei cittadini nei confronti dell’ambiente, innescandonuove opportunità di lavoro derivanti anche dall’attuazione diprogrammi e progetti ambientali eco-sostenibili..