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Spettacolo MiseriCORdia a Lucera per il Convegno Pastorale Diocesano

L’8 OTTOBRE SI REPLICA A LUCERA!!!

MiseriCORdia L’Amore tocca il cuore e tutto si trasforma

Con “MISERICORDIA”, spettacolo di teatro – danza liberamente tratto dalla parabola del “Figliol progido”, andato in scena lo scorso 28 giugno 2016 presso Piazza Municipio in Casalvecchio di Puglia (FG), di fronte ad un grande ed attento pubblico, in occasione della Festa Patronale del 2 e 3 luglio in onore di Santa Maria delle Grazie e San Nicola, giunge al termine la quarta edizione del Laboratorio Teatrale di quest’anno, “Amami se hai coraggio”, un laboratorio di idee e creatività indirizzato ai giovani del territorio: un’ ‘isola felice’ sulla quale dedicare del tempo a se stessi, per conoscersi, crescere insieme e superare i propri limiti, che molte volte ci auto imponiamo. Un laboratorio, nato nel novembre del 2012, da parte del Parroco del paese, Don Modesto De Girolamo, il quale così marca l’importanza di favorire gli incontri dei giovani e permettere una libera e intensa circolazione di idee, proficua ai fini della loro formazione: “Questo percorso, ha reso possibile realizzare con loro e per loro, un processo di conoscenza di se stessi, delle loro problematiche, dipendenze, limiti, possibili devianze, paure, desideri, attese, difficoltà e li ha aperti ad un confronto libero, sincero, fatto di dialogo, di collaborazione e di rispetto, facendo emergere le caratteristiche e la preziosità di ognuno, che è un dono per se stesso e per gli altri, aldilà di limitazioni psicofisiche o attitudinali e di diversità di pensiero  e di religione.” Lo spettacolo è stato elaborato da tutti i componenti del laboratorio, dopo una lunga ricerca sull’essenza della misericordia. Esso nasce da un Anno Santo: il Giubileo Straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco. Uno anno particolare, dove far riaffiorare i sentimenti e le emozioni: perché ritrovare l’uomo significa ritrovare le proprie origini, quell’impasto di amore e materia su cui ha soffiato l’alito della creazione, significa riscoprire il sacro e far rivivere l’Eterno, come ci fa riflettere un’attrice. Lo spazio scenico è reso vivo da corpi in movimento. Nessun oggetto. Nessuna scenografia. Solo attori che, con la loro semplicità, vogliono trasmettere la fragilità dell’uomo e la misericordia di Dio. Scene crude e leggere sono intervallate da monologhi forti, che fanno venire i brividi e riflettere a fondo. Nessuna interazione. Nessun dialogo. Solo monologhi, che marcano la solitudine dell’uomo tra gli uomini, lontani da Dio, separati dall’amore. Ma, quando si ha il coraggio di gridare le proprie emozioni all’amata/o, quando si ha il coraggio di ritornare a casa, con la propria fragilità in mano e affrontare quella vita che non volevamo, lì scende la grazia, lì arriva l’abbraccio… L’Amore tocca il cuore e tutto si trasforma: non si è più soli. Il percorso espressivo dell’azione fisica e della recitazione è trama dell’intero spettacolo. Intervalli dinamici, accompagnati da musica e da scene recitate, rendono molto coinvolgente ciò che si osserva. Siamo di fronte a un copione in cui la parola è quasi del tutto bandita e che vive attraverso il linguaggio del corpo. La “MiseriCORdia” che mette a nudo emozioni e sensazioni, che scava nella parte più profonda dell’essere, rievocando pensieri e ricordi custoditi segretamente, arriva in punta di piedi al nostro cuore (COR), centro dell’Amore stesso, e lo accarezza dolcemente. La messa in scena è forte e densa di immagini, sensazioni, evocazioni, suoni, ma più che messa in scena e una ‘messa in vita’. E’ poesia che grida, ed è un grido, un dolore che si fa “racconto” ed emozione.  Difficile trovare un ordine nelle azioni, tutte evocative e giocate sulla musicalità. Sembrano scatti istantanei dinamici, quadri di una vita collegati dal filo rosso dell’Amore, sempre presente anche nell’apparente sua assenza. L’8 ottobre 2016 lo spettacolo verrà replicato a Lucera, presso la Parrocchia San Pio X alle ore 19:00, in occasione del CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO: LA CARITÀ “FORMA” DELLA CHIESA, PER EDUCARSI AL DONO E ALLA GRATUITÀ.

Con la regia di Francesco Gravino e con Michele Calzone, Maria Crescenzi, Carmine Crescenzi, Angelica Cutaio, Michela Cutaio, Vittoria D’Arcangelo, Valentina Fratta, Benedetta Lamedica, Maria Elisa Lombardi, Daniela Mancini, Mariagiusi Palese, Leonardo Petrone, Annamaria Simone, Matteo de Vita, Francesco Vasti, Mariapina Vasti, Carmen Vignali, Giorgia Virgilio. Coordinatore Modesto De Girolamo, aiuto regia Lucia Verardo, attrezzeria Marinella Tusino, movimenti coreografici Laura Nardella, service Massimo Corfiati, grafica Image.com.

MARIA CRESCENZI

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