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SPORT CON…SUDORE

RIFLESSIONI DI CULTURA SPORTIVA

 SPORT CON…SUDORE

di VANNI PELUSO CASSESE

Nel praticare l’attività sportiva non sempre diamo la giusta importanza alle sane abitudini igieniche. Infatti, trascuriamo frequentemente di osservare le opportune norme di pulizia personale. Così facendo andiamo incontro a taluni fastidiosi problemi che si rivelano molesti anche per chi ci sta vicino. Uno di questi problemi deriva dal non corretto controllo degli esiti della sudorazione. Effettivamente, l’esercizio fisico porta l’organismo a produrre abbondante sudore. Ciò avviene perché s’innesca un aumento della temperatura corporea. Ma vediamo come e perché si attiva questo meccanismo. La sua funzione fondamentale è quella di termoregolazione. Questa è ottenuta attraverso il tentativo che l’organismo compie di disperdere il calore in eccesso. Allorché il corpo si surriscalda, vengono allertate le ghiandole sudoripare le quali prendono l’acqua calda contenuta nel sangue e la versano sulla pelle. A volte a… secchiate, anche 2 litri/ora. Tale sistema risulta efficientissimo finché la ventilazione esterna è abbastanza elevata e l’umidità ambientale non va oltre il 40%. Più l’umidità supera tale valore, più il sudore non riesce a evaporare venendo meno al suo compito. Tuttavia, l’organismo può sopportare temperature anche intorno ai +70°, purché l’aria sia secca, ci sia vento e si possa bere acqua per compensare i liquidi persi. Perché questo meccanismo risulta così efficiente? Semplicemente perché l’acqua sulla pelle evaporando tende a rinfrescare il corpo, provando, così, a riportarlo alla sua temperatura ideale di 36-37°. Attenti però. Non è il sudore a emanare quel cattivo odore che spesso avvertiamo provenire dagli indumenti utilizzati per la pratica dell’attività sportiva, o che persiste negli spogliatoi delle strutture che frequentiamo. E’, invece, il secreto delle ghiandole apocrine, localizzate all’interno dei follicoli piliferi ben presenti, in special modo, nelle zone delle ascelle, pube, scalpo, area del perineo. Ora accade che questa secrezione, se non asportata con un buon lavaggio delle parti interessate, viene attaccata dai batteri che producono prodotti di scarto maleodoranti. SPORT SÌ, MA CON IGIENE!

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