SS 16 SAN SEVERO-FOGGIA… ANCORA FIGLI E FIGLIASTRI!
L’Editoriale di DESIO CRISTALLI
Sul numero scorso, in prima pagina, la nostra ‘Gazzetta’ ha pubblicato un comunicato del Comune sull’ammodernamento della SS 16 San Severo-Foggia annunciato dal Governo CONTE. Tra le altre cose il comunicato dice che si ammodernerà il tratto <<tra il km 650+000 (allaccio tangenziale di S. Severo) e il km 671+000 tangenziale Ovest di Foggia (allaccio tangenziale di Foggia). Sulla base dello studio di fattibilità redatto da ANAS nel 2010, per tale tratto è previsto l’adeguamento a categoria C1 del D.M. 05/11/2001. L’intervento consiste in lavori di manutenzione straordinaria…>>. Detto ciò, si trattava di capire se l’ADEGUAMENTO A CATEGORIA C1 fosse per noi una scelta territorialmente ottimale. Un parere richiesto ad un autorevole esperto in materia ci ha fatto scoprire che l’adeguamento a categoria C1 del DM 05/11/2001 non è proprio una scelta felice. Infatti il richiamato decreto prevede che <<le strade sono classificate, riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi: A-Autostrade (extraurbane ed urbane); B-Strade extraurbane principali; C-STRADE EXTRAURBANE SECONDARIE; D-Strade urbane di scorrimento; E-Strade urbane di quartiere; F-Strade locali (extraurbane ed urbane)>>. Quindi il tratto della S.S.16 tra Foggia e San Severo è considerato in pratica alla stregua di una strada extraurbana secondaria. Domanda: come mai a sud di Foggia hanno realizzato la 16bis a doppia carreggiata e da Foggia a Termoli no? Nel caso specifico, dunque, sono stati adoperati i classici due pesi e due misure, trattando il tratto da Foggia verso sud da figli…e il tratto da Foggia verso nord da figliastri!!! Se c’è allora da gioire per l’ammodernamento programmato, c’è da rammaricarsi per una realizzazione che segue un filone che viene da lontano e che dimostra ancora una volta che certe scelte che ci riguardano direttamente, sia dello Stato e sia della Regione (!!!), nei nostri confronti sono sempre sparagnine e discutibili, mentre sono sempre ottimali per altri territori evidentemente più vicini al cuore dei governanti superiori di turno. Sia chiaro che non vogliamo passare per i soliti piagnoni che si lamentano sempre, ma quando le ‘prove provate’ ci danno ampiamente ragione è giusto farlo notare all’opinione pubblica. Il nostro compito giornalistico di rappresentanti di un territorio del resto è anche questo, piaccia o non piaccia a chi dall’alto decide ciò che spetta ai figli e ciò che spetta a noi figliastri! L’importante è saperlo ed avere il coraggio di dirlo a chiare lettere. Poi possiamo anche ‘festeggiare’ per l’utile e nuova realizzazione…ma con molta moderazione!