Non contenti di essere stati bocciati dagli elettori, che hanno sentenziato la cancellazione dal panorama istituzionale cittadino dell’UDC, i rappresentati locali hanno prodotto ricorso al TAR di Bari, asserendo che una intera sezione elettorale aveva accreditato meno preferenze ai propri candidati.
Basandosi sulla dichiarazione postuma di uno scrutatore, che nulla aveva registrato sui verbali al momento dello scrutinio, hanno chiesto la modifica del risultato elettorale con la conseguente attribuzione
di un seggio
all’UDC e quindi a Leonardo Irmici e l’annullamento di un seggio alla Lista Lallo e quindi a Francesco Stefanetti.
Il TAR ha dichiarato INAMMISSIBILE il ricorso.
Hanno visto giusto gli Avv. Ciro Matarante e Maria Rita Palma che hanno consigliato a Stefanetti di opporsi, infatti la Corte ha affermato:
“l’unico riscontro probatorio offerto ai fini della verifica giurisdizionale della sussistenza del presunto vizio di trascrizione è affidato ad una dichiarazione dello scrutatore che ha, tuttavia, sottoscritto i verbali delle operazioni elettorali del seggio n. 57 senza sollevare contestazioni di alcun tipo al risultato posto a base della proclamazione degli eletti.”
e continuando
“le dichiarazioni sostitutive costituiscono una forma surrettizia di testimonianza e, soprattutto, uno strumento inammissibilmente diretto a confutare la prova legale formatasi sullo svolgimento delle operazioni elettorali, siccome documentato negli atti ufficiali (quali sono, per l’appunto, i detti verbali) facenti fede fino a querela di falso.”
Appare evidente che alla luce della sentenza del TAR di Bari adesso Irmici e l’UDC dovrebbero procedere contro la Sezione elettorale querelandola per falso (come da dispositivo) e quindi querelando anche l’incauto scrutatore.
… eppure il seggio c’era se non si appoggiava Miglio…..
Se così non sarà ………
….. non si cercava la verità. !
Lista “Sindaco Lallo”
