“SUBITO UN REFERENDUM SUL COMPOSTAGGIO” La proposta di Fratelli d’Italia
Sulla questione “compostaggio” Fratelli d’Italia non ha dubbi ed il suo capogruppo, Francesco Stefanetti, afferma “La maggioranza capeggiata da Miglio sta spingendo per la realizzazione di un impianto di compostaggio, di proprietà privata, in zona ex Safab e cerca di evitare in ogni modo il confronto con i cittadini ed i rappresentanti dell’opposizione. Ha deciso di tenere una conferenza stampa a porte “semi chiuse” ed ha ritenuto futile il passaggio in Consiglio Comunale”. Sul referendum aggiunge: “Lo prevede lo statuto comunale, all’articolo 62, e noi scenderemo in piazza per raccogliere le 1000 firme così da permettere ai cittadini di esprimere il proprio pensiero e costringere il Sindaco ad indire il referendum consultivo comunale”
Gianluca Storelli Presidente del circolo Sergio Ramelli e Vice Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale San Severo aggiunge: “Si tratta di un progetto che avrà una ricaduta negativa sulla qualità della vita a San Severo. Le perplessità sulla capacità dell’impianto e sulla sua collocazione derivano dal rischio concreto, dimostrato da studi anemometrici, che sulla nostra città possano ricadere i cattivi odori rivenienti dall’impianto. A nostro avviso i cittadini devono avere maggiore contezza di quanto programmato e vanno adeguatamente informati. Continuiamo a chiedere trasparenza e partecipazione al fine di chiarire quali benefici ci sarebbero per la comunità locale. L’impianto, caratterizzato da un’elevata capacità di trattamento dei rifiuti avrebbe ripercussioni negative anche sulla viabilità della S.S. 16 considerando l’incremento di traffico pesante e di rischio che ne conseguirebbe. L’amministrazione dovrà assumersi una grande responsabilità nei confronti del nostro territorio”.
Stefanetti conclude: “Questa maggioranza è inqualificabile e mente pur di giustificare la necessità di questo nuovo impianto. L’allarmismo del Sindaco Miglio quando paventa un’emergenza rifiuti è infondata e lo dimostra il fatto che la provincia di Foggia è già largamente autosufficiente tanto che i suoi 2 centri di smaltimento (Lucera e Deliceto) sono in grado di trattare una quantità di “organico” 7 volte superiore a quella raccolta oggigiorno nell’intera Capitanata. Non ravvediamo quindi la necessità non essendoci un’emergenza, non riscontriamo un’opportunità per il territorio ed infine non ritroviamo coerenza tra la scelta dell’amministrazione ed il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU) che dà un forte indirizzo nella direzione di una proprietà pubblica dell’impiantistica.
Siamo convinti che
– ogni territorio debba essere autonomo ed indipendente nella gestione del ciclo dei rifiuti,
– un impianto di proprietà pubblica, o mista, possa dare maggiori garanzie e controllo ai cittadini,
– andrebbero realizzati piccoli impianti, laddove servono davvero, con digestore anaerobico e caratterizzati da una capacità di trattamento non superiore alle 30.000 tonnellate così da avere un impatto ambientale decisamente inferiore e consentire un risparmio notevole sui costi di trasporto.”