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SULLA COSTA DEL MOLISE TANTA DROGA SANSEVERESE!

Bastano 45 minuti per spostarsi da San Severo a Termoli. Un breve tragitto per spostarsi rapidamente in auto, spacciare stupefacenti alla chetichella nelle piazze termolesi, guadagnare fino a 3.500 euro al giorno e tornare alla base. Questa è la realtà scoperta dall’operazione “Round Trip” messa a segno dalla Squadra Mobile della Questura di Campobasso. Un traffico diverso nella forma da quello degli spacciatori molisani (spesso loro stessi tossicodipendenti) che si spostano in Capitanata, soprattutto a Foggia, SAN SEVERO e Lucera per comprare “la roba” e tornare a consumare e a vendere. A Termoli, Campomarino, Petacciato e Montenero di Bisaccia (le località indicate dalla Squadra Mobile di Campobasso) arrivano invece direttamente i…’droghieri’ rifornitori. Quasi mai ci si serve di intermediari, cosa che consente anche di praticare un prezzo inferiore. E questo è un “altro elemento che consolida quelle che fino a qualche tempo fa consideravamo soltanto ipotesi ma che ormai sono diventate certezze – ha spiegato MARCO GRAZIANO, dirigente della Mobile di Campobasso – e cioè che la criminalità sanseverese opera ormai in pianta stabile lungo il litorale molisano”. Una ulteriore conferma è arrivata qualche mese fa, nella relazione annuale della DIA che diceva: “La città di San Severo si confermerebbe epicentro delle dinamiche criminali della provincia per il ruolo strategico assunto nel traffico degli stupefacenti con proiezioni anche extraterritoriali grazie ai forti legami con la camorra, la ‘ndrangheta e la criminalità albanese…insomma una vera e propria mafia sanseverese non più articolazione della Società foggiana”. Questo aspetto ribadito meglio dal Dirigente della mobile di Campobasso quando spiega che la gestione del traffico di eroina e cocaina sradicato nei giorni scorsi con l’arresto di due sanseveresi (componenti di famiglie di spicco della mafia pugliese) e di due molisani era “di tipo imprenditoriale: noleggiavano auto, con documenti falsi, rifornivano la piazza su richiesta ogni giorno e svolgevano questi compiti in brevissimo tempo. Andata e ritorno di volata…”. La vicinanza del territorio pugliese, nonché le numerose e pesanti inchieste giudiziarie che riguardano il territorio del foggiano nord, non si esclude stiano rivitalizzando assi criminali per l’attuazione dei propri piani fuori dai confini della Puglia. Perché, e l’indagine della Squadra Mobile di Campobasso lo ratifica, <<…forte è ormai la proiezione dei gruppi sanseveresi fuori dal proprio territorio e con particolare riferimento al Molise>>.

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