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SULLO STABILE DESTINATO ALLA “BIBLIOTECA ECONOMICO- GIURIDICA FELICE CHIRÒ” IL COMUNE…DECIDA DI DECIDERE

Sono circa due anni che lo stabile di via Amedeo d’Aosta-angolo via Iannarelli è abbandonato al suo destino, alla mercè di quanti cercano una discarica urbana a cielo aperto, di qualche tossicodipendente che è obbligato a cercare un luogo appartato di giorno e di notte e di qualche extracomunitario che cerca un tetto per passare la notte su una coperta gettata per terra. E’

 

comunque, quello stabile, uno sconcio al centro della nostra città che non può continuare a rimanere lì a questo modo, perché presto non rimarrà più niente, neppure i ponteggi dell’impresa edile che effettua (anzi effettuava fino a due anni fa…) i lavori e che aspetta che il Comune prenda una decisione definitiva sul da farsi. Ricordiamo che lì dovrebbe essere destinata la BIBLIOTECA ECONOMICO-GIURIDICA CHIRO’ nata nel 2003 nei confortevoli ed accoglienti locali di Corso Gramsci poi chiusi per puntare, con il benestare dell’Amministrazione Comunale, più in alto, cioè a locali più adeguati e da affidare alla FONDAZIONE FELICE CHIRO, nata nel febbraio 2013, e che si è sempre dichiarata disposta ad accollarsi integralmente i costi di gestione della Biblioteca. In questi ultimi due anni si sono moltiplicate le proteste dei comitati studenteschi e di altri cittadini – che hanno più volte cointeressato al problema anche la Redazione della nostra GAZZETTA – che vedono importante ed utile per San Severo il completamento di quella ampia e ideale struttura di via d’Aosta, al fine di agevolare in ogni modo tutti gli studenti delle scuole tecniche superiori e universitari che hanno bisogno di un supporto specializzato per le loro ricerche per le tesi di laurea, per tesine periodiche e per approfondire ogni argomento economico-giuridico. Il Comune non può più, secondo noi, tenere nel dimenticatoio la sorte del palazzo destinato a quella realizzazione socio-culturale, tenuto anche conto che ora sono state già più d’una le chiamate fatte al Comando della Compagnia Carabinieri da parte di cittadini residenti di quel quartiere che non sopportano più quello stabile destinato a discarica, a convegni di tossicodipendenti lontano da occhi indiscreti e di dormitorio di extracomunitari stanziali o di passaggio (come in occasione della Festa Patronale, ormai alle porte, allorquando calano in città centinaia di ambulanti comunitari ed extracomunitari che hanno necessità di procurarsi un tetto per dormire o per ‘bisogni’ di tutti i generi leciti ed illeciti!). Il Comune tenga anche conto che l’impresa edile che sta (o stava) effettuando i lavori di costruzione sembra che da tempo sia insofferente per una situazione che non si sblocca e che, oltre tutto, sta danneggiando l’impresa anche a motivo dei furti di materiale di proprietà trafugato nottetempo a più riprese e senza ritegno da ‘ladroni’ senza scrupoli che tra poco potrebbero portar via…l’intero stabile! Dal canto loro non sarebbe male che i comitati studenteschi che hanno sempre avuto a cuore la questione decidano, come si suol dire, di prendere il toro per le corna, organizzando una ‘vivace’ protesta nei confronti dell’Amministrazione Comunale o anche sollecitando Consiglieri Comunali a proporre interrogazioni o a presentare mozioni che siano in grado di sbloccare una situazione divenuta onestamente inconcepibile dopo due anni di fermo dei lavori e quasi una presa in giro nei confronti di quanti abitano in zona e, in fondo, di un’intera Città, già depredata dei suoi apprezzati corsi universitari e che ora vede allontanarsi anche la possibilità di avere una biblioteca specialistica di livello accademico. Non vorremmo, Signor Sindaco e Signora Giunta, che la FONDAZIONE CHIRO’ possa un bel giorno decidere di tirarsi indietro e di dichiararsi definitivamente indisponibile a gestire la futura BIBLIOTECA perché ha trovato da investire diversamente i suoi soldi…e magari anche lontano da San Severo. Lo smacco sarebbe veramente difficile da digerire e in quel caso l’Amministrazione Comunale si assumerebbe una pesante responsabilità agli occhi della Cittadinanza sanseverese.

 

 

DESIO CRISTALLI

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