Sull’obitorio dell’ospedale di San Severo, interviene anche Giandiego Gatta (FI): “Il Piano riordino nuoce non solo ai vivi, ma anche ai morti…”
Dopo aver fatto riemergere la questione legata all’obitorio che manca presso il presidio ospedaliero di San Severo, con l’articolo dell’ex assessore, Raffaele Bentivoglio, è il consigliere regionale di FI, Giandiego Gatta a dichiarare: “Il Piano di riordino ospedaliero nuoce non solo ai vivi, ma anche ai defunti: nell’ospedale di San Severo, infatti, manca da tanto tempo la camera mortuaria e il servizio si svolge presso la struttura del cimitero comunale. Con la nuova organizzazione ospedaliera, però, il territorio servito sarà notevolmente più ampio e si potranno verificare situazioni estremamente spiacevoli, cagionando gravi disagi ai familiari dei defunti”. Il vicepresidente del Consiglio regionale, continua nella disamina già evidenziata da Bentivoglio e gli altri organi di stampa: “Ad oggi, il nosocomio sanseverese non possiede alcun obitorio e la situazione è divenuta sempre più insostenibile anche a causa del Piano di riordino ospedaliero, che ha comportato l’inglobamento nel Presidio ospedaliero di San Severo di altri due presidi (quello di Torremaggiore e quello di San Marco in Lamis). A fatica, si riesce a far fronte all’emergenza solo grazie alla camera mortuaria posta all’interno del cimitero comunale che, pur essendo una struttura moderna e adeguata alla realtà locale, nulla può rispetto alla nuova situazione creata dal Piano di riordino ospedaliero che ha ampliato notevolmente il territorio di riferimento del nosocomio sanseverese, e quindi la pressione antropica su quel presidio. Una questione – ha concluso Gatta- in ordine alla quale depositerò un’interrogazione consiliare diretta al presidente Emiliano, affinché si pongano in essere interventi immediati”.Raffaele Bentivoglio, assessore per 3 mandati ai Servizi sociali, plaude alle iniziative dei consiglieri regionali che hanno preso “a cuore”, la questione da lui sollevata in varie circostanze e tempi, sull’obitorio dell’ospedale di San Severo: “Sono contento che la questione dell’obitorio presso l’ospedale ‘Masselli-Mascia’, sarà portata in Consiglio regionale, dal vice presidente dello stesso, Giandiego Gatta di F.I. e dalla consigliera del M5S, Rosa Barone, che darà seguito alla cosa, in via Capruzzi. Da parte mia, seguirò gli sviluppi della lettera che ho inviato alle massime autorità preposte in materia”. Giandiego Gatta, già nei giorni scorsi aveva menzionato il Piano di riordino ospedaliero (valutato in modo positivo dall’Amministrazione, comunale, che aveva argomentato “i perché” della soddisfazione verso la Regione Puglia”), sempre a riguardo dell’ospedale di San Severo: “Con interrogazioni del 1° agosto, del 21 settembre e del 3 ottobre ‘16 si segnalavano situazioni di disagio dei reparti di alcuni ospedali dell’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Foggia. Negli ultimi anni alcuni reparti dei nosocomi di Manfredonia e Cerignola sono stati chiusi o svuotati di contenuti e professionalità. Oltre a questi, anche il ‘Masselli-Mascia’ di San Severo sembra essere penalizzato da una politica sanitaria distratta e distante rispetto alle esigenze della popolazione sanseverese e dei numerosi e popolosi centri viciniori, presenta carenze di dirigenti sanitari in maniera abbastanza consistente segnatamente a: 3 unità oltre al primario in pediatria; 4 unità ed 1 medico (indisponibile per malattia) in nefrologia; 1 unità ed il primario in chirurgia; 2 medici, in aspettativa, in rianimazione; 1 unità ed il primario in ortopedia e 4 unità mediche nel pronto soccorso. Per questo ho inviato un’interrogazione al presidente Emiliano e all’assessore alla Sanità, per sapere – ha concluso Gatta – se si intenda predisporre la parziale revisione del Piano di Riordino Ospedaliero con la revisione totale dell’art. 3 comma 5 e 6 della Delibera per consentire ai tre Presidi Ospedalieri di Capitanata (Cerignola, Manfredonia e San Severo) di cui ho accennato prima, di dare risposte”.
Beniamino PASCALE