Cultura

SUOR FILOMENA E LA MARCHESA

di MICHELE MONACO

 L’ectoplasma di donna FILOMENA de AMBROSIO (suora di clausura dell’ex-Monastero delle Benedettine) si aggira con discrezione in Piazza Allegatonelle notti di questa primavera sanseverese. Suor FILOMENA pur essendo inavvicinabile- anche per il più ostinato cacciatore di fantasmi- non ha mai eluso la curiosità dei suoi concittadini. Infatti ha lasciato un manoscritto nel quale ha ricostruito interessanti vicende storiche del suo Monastero. Il testo integrale del suo manoscritto lo si può trovare nelle pagine del libro “Il Monastero delle Benedettine”, autoreil compianto prof. GIOVANNI CHECCHIA de AMBROSIO. Ma che ci fa questa austera figura di suora fuori dal suo convento? Perché appare proprio nei pressi del cancello della Casa di Riposo? Tutto si spiega quando appare anche la MARCHESA CONCETTA MASSELLI. Le due prestigiose personalità storiche di San Severo si dispongono sedute su una panchina per un riservato conciliabolo. Alla fine del lungo colloquio, suor FILOMENA lascia la piazza dileguandosi nei meandri di BORGO CASALE senza profferire parola. La MARCHESA, invece, si avvicina e si dichiara disponibile a rilasciare la seguente dichiarazione:“Abbiamo riflettuto sul fatto che questa Città ha visto nascere- ai primi del ‘900- strutture assistenziali e benefiche come l’Asilo Inabili del lavoro, l’Asilo TROTTA, l’ospedale TERESA MASSELLI-MASCIA e il complesso dei SALESIANI. Ci siamo chieste se tutte queste opere siano ancora oggi salvaguardate e rese disponibili alla comunità sanseverese. Lascio a voi riflettere…sull’uso che ne avete fatto e su quello che ne farete nei prossimi anni. Intanto vorreiesprimere la mia gratitudine a suor FILOMENA e allo scultore AMLETO CATALDI per avermi fatto pervenire tutta la loro solidarietà per il difficile momento che sta attraversando la CASA DI RIPOSO.Anche loro si sono chiesti come sia possibile che non abbiano ancora recepito la richiesta della nomina di un COMMISSARIO STRAORDINARIO per la gestione dell’Istituto che porta il mio nome eche da mesi si trova in una situazione di paralisi amministrativa senza precedenti. Non capiscono che non si può lasciare nell’incertezza il destino dei ricoverati e quello del personale socio-sanitario. Non capiscono la gravità del lungo silenzio e dell’inerzia degli ORGANI REGIONALI e COMUNALI. Eppure, questi Signori hanno ricevuto continue sollecitazioni scritte e orali. A questo punto cosa devo pensare? CHE SIANO LORO I VERI FANTASMI…?”.

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