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Tefta Malaj dimessa dall’ospedale: “non vuole tornare a casa si sente perseguitata” parla l’avvocato, Michele Sodrio.

“Stiamo facendo tutto il possibile per trovare a Tefta una nuova abitazione lontana da Torremaggiore, dove lei non vuole assolutamente tornare a vivere. Si sente perseguitata da tutti quegli haters che la stanno attaccando pesantemente sui social, come se la colpa fosse sua per quello che ha commesso Taulant.
Gli unici che stanno dando una mano in questo momento sono gli assistenti sociali minorili,

Jessica

intervenuti su disposizione del tribunale per i minorenni di Bari, a tutela del piccolo Leonardo di 5 anni”- quanto dichiarato da Michele Sodrio, avvocato di Tefta Malaj, la39enne ferita a coltellate dal marito Taulant Malaj, il panettiere albanese che, nella notte nella notte del 7 maggio, ha ucciso la figlia Jessica di 16 anni e il vicino di casa, Massimo De Santis.
Il legale si rivolge al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella : “speriamo nel suo intervento sulla richiesta di cittadinanza italiana che Tefta ha avanzato già qualche mese fa. Lei vive in Italia da oltre 18 anni, i suoi due figli sono nati in Italia e sono (erano, nel caso di Jessica) italiani a tutti gli effetti, lei stessa è perfettamente integrata e sente di essere italiana nel profondo dell’anima”- l’appello dell’avvocato Sodrio-.

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