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Torremaggiore – Di Virgilio FdI “il vice sindaco sarebbe incompatibile, Di Pumpo verifichi l’incompatibilità””

Verifica delle incompatibilità di consiglieri ed amministratori, Di Virgilio (FdI Torremaggiore): “Un obbligo di legge ignorato dal sindaco Di Pumpo e dalla sua amministrazione”

“Perché in tutti questi anni l’amministrazione Di Pumpo non ha proceduto a verificare le incompatibilità dei consiglieri e, soprattutto, cosa si intende fare visto che la situazione potrebbe interessare anche altri amministratori?” Lo chiede il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Torremaggiore, Michele Di Virgilio, che interviene sulla vicenda, oggetto di interrogazione presentata dal consigliere comunale meloniano, Anna Lamedica, che riguarda pendenze pregresse tra l’attuale vicesindaco e il Comune di Torremaggiore. “L’art.63 del D.Lgs 267/2000 parla di incompatibilità nel ricoprire una carica all’interno di un Comune quando il soggetto ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile o amministrativo contro l’Ente – spiega Di Virgilio che prosegue – Considerato che con la delibera di Giunta n.39 del 12/09/2019 l’amministrazione comunale di Torremaggiore accettava le proposte conciliative riguardanti le controversie Peep nei confronti di 8 soggetti, tra cui l’attuale vicesindaco, e che con la determina n.170 del 3 aprile 2023, cioè a circa quattro anni di distanza dall’accettazione, l’attuale vicesindaco provvede a un pagamento parziale di 1.150 euro a fronte di un totale di 2.535,16 euro, si evince che l’amministratore in questione, avendo ancora procedimenti pendenti con il Comune torremaggiorese, non poteva e non potrebbe esercitare il suo ruolo. Di tutta evidenza – evidenzia Di Virgilio – che ci troviamo di fronte a un caso decisamente grave. Chi si candida al ruolo di consigliere comunale dovrebbe essere consapevole della delicatezza e dell’importanza del compito che si va a svolgere, qualora eletto. Perché la trasparenza non è un principio astratto ma uno dei cardini che dovrebbe essere ben presente a chi fa politica. A maggior ragione quando, da un lato, si chiede fiducia agli elettori e, dall’altro, in caso di elezione, si diventa rappresentanti di un’intera Comunità verso cui bisogna essere esemplari nello svolgimento delle proprie funzioni. In realtà – conclude Di Virgilio – il problema potrebbe essere ancora più vasto, giacché la situazione del vicesindaco è rilevabile attraverso l’Albo Pretorio, mentre potrebbero esserci altri casi, non visibili, in quanto non sono stati oggetto di pubblicazione, almeno fino ad ora, in spregio al principio di trasparenza dell’azione amministrativa, sbandierato a parole. Un obbligo di legge ignorato dal sindaco Di Pumpo e dalla sua amministrazione”.

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