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Torremaggiore: IL VIRUS DI BABELE!

In queste settimane stiamo respirando uno scorcio di vita straordinariamente terrificante. Governantifino a ieri pronti, a parole, a tutelare i propri cittadini da guerre nucleari e batteriologiche; oggi, alla messa in scena della prima nel teatro della realtà, si sono dimostrati impreparati. La vita abbandona parenti, amici, conoscenti in un modo fino ad ora a noi sconosciuto. Potremmo definirlo anomalo il modo con cui si propaga questo veleno. Fino a ieri si pensava che il modo peggiore per perdere la vita fosse il “cancro” ma oggi scopriamo che esiste qualcosa di molto più sottile e veloce. Seduti sul divano di casa, davanti al televisore, sembra di tornare indietro nel tempo in uno di quei film anni ’80 dove grandi registi presagivano catastrofi epidemiologiche nel futuro 2020; invece no, è tragica realtà; oggi siamo tutti protagonisti come in un film di Fellini. Il sommo Dante Alighieri ad oggi avrebbe creato un altro girone nella cantica dell’Inferno, quello degli “increduli” che continuano ad affermare che si tratta di una semplice influenza. A tutti pesa restare a casa perché obbligati; trasformiamo l’obbligo in scelta di vivere. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno: in questi mesi il Pianeta che ci ospita e che noi danneggiamo da decenni si sta rigenerando per coloro che verranno dopo di noi; utilizziamo il tempo, in una vita frenetica, forse troppo abituati a vivere la giornata, per programmare il domani quando tutto sarà finito. Ricordiamo ai catastrofisti che si occupano di economia che dopo ogni grande guerra il risveglio si è sempre chiamato SVILUPPO”. Ci saranno dei costi da pagare in vite umane come in ogni guerra, ma la parola d’ordine è “VINCERE”.

DOLORI CUIVIS REMEDIUM EST PATIENTIA.

(LA PAZIENZA E’ RIMEDIO PER OGNI DOLORE)

Luigi Marangi

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