Torremaggiore – Possibile pronunciarsi in merito alla donazione di organi post mortem
Anche a Torremaggiore, dal 20 settembre, è possibile, per tutti i cittadini maggiorenni che lo vorranno, pronunciarsi individualmente in merito alla donazione di organi post mortem attraverso il rilascio di una dichiarazione nella quale si potrà esprimere il consenso o il diniego rispetto a tale pratica.
Presso l’Ufficio Anagrafe del Comune, è possibile dichiarare e registrare la propria volontà al consenso o al diniego sulla donazione di organi e tessuti, firmando un semplice modulo. Al momento della richiesta o del rinnovo della carta di identità, inoltre, l’operatore dell’anagrafe chiederà al cittadino se desidera dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti. Nel caso in cui il cittadino decida di esprimere la propria volontà, sia essa positiva o negativa, questa confluirà direttamente nel Sistema Informativo Trapianti, il database del Ministero della Salute, consultabile 24 ore su 24, che raccoglie tutte le espressioni di volontà sulla donazione di organi e tessuti. Lo prevede il progetto regionale “Una scelta in Comune”, realizzato da Regione Puglia in collaborazione con il Ministero dell’Interno, Ministero della Salute ed il Centro Regionale Trapianti del Policlinico di Bari, che amplia le possibilità di registrazione della volontà agli uffici anagrafe comunali.
“Chi è in attesa di un organo può contare solo sulla donazione per continuare a vivere. Spesso evitiamo di pensare a questi problemi, ma chi ne ha bisogno ci pensa ogni giorno. Una scelta consapevole. Esprimere in vita il consenso alla donazione degli organi è una scelta consapevole. Possiamo informarci, parlarne in famiglia per condividere la nostra decisione ed essere sicuri che sia rispettata”, commenta il vicesindaco del Comune di Torremaggiore, Antonio Di Cesare.
La legge garantisce la libertà di scelta sulla donazione. E’ possibile dare il consenso o il diniego alla donazione e modificare in qualunque momento la volontà espressa; fa fede l’ultima espressione resa in ordine temporale. Se si sottoscrive la dichiarazione di volontà positiva, i familiari non possono opporsi. Se si sottoscrive la dichiarazione di volontà negativa non c’è prelievo di organi. Se non ci si espirme, il prelievo è consentito solo se i familiari aventi diritto non si oppongono. Il silenzio assenso non esiste.
La donazione avviene solo dopo che è stato fatto tutto per salvare il paziente, ma c’è una cessazione irreversibile delle funzioni dell’encefalo, quando cioè sia stata accertata la morte encefalica (o morte cerebrale), stato definitivo e irreversibile. Tre specialisti (un medico legale, un rianimatore e un neurologo) eseguono accertamenti clinici per stabilire, per almeno 6 ore consecutive, la contemporanea assenza di riflessi cerebrali, quali reazioni agli stimoli dolorifici, respiro spontaneo, stato di coscienza, qualsiasi attività elettrice del cervello.
Non è possibile conoscere né il nome del donatore né quello del ricevente in quanto la legge garantisce l’anonimato di entrambi. Gli organi vengono assegnati in base alle condizioni di urgenza e alla compatibilità clinica e immunologica delle persone in attesa di trapianto. E’ illegale comprare o vendere organi umani: la donazione è sempre gratuita e anonima. I costi del trapianto sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Possono essere donati il rene e parte del fegato, polmone, pancreas e intestino, le cellule staminali emopoietiche (da midollo osseo, sangue periferico e sangue cordonale), la cute, la placenta e i segmenti ossei. Tutti gli altri organi e tessuti, a eccezione di encefalo e gonadi, possono essere donati solo dopo la morte.
Le principali confessioni religiose sono favorevoli alla donazione degli organi. Tutte raccomandano che la donazione sia frutto di una libera scelta e non di una costrizione.
I maggiorenni possono manifestare la volontà sulla donazione di organi e tessuti: in Comune, firmando un semplice modulo al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità. Il dato acquisito non è riportato sul documento di identificazione; agli appositi sportelli delle Aziende Sanitarie Locali, compilando e firmando un modulo; con una dichiarazione in carta libera completa di tutti i dati personali, datata e firmata, da conservare nel portafoglio; con il tesserino blu inviato dal Ministero della Salute nel 2000; con le Dono Card delle associazioni di settore. Le dichiarazioni di volontà sono registrate all’interno del Sistema Informativo Trapianti (SIT), da eccezione della dichiarazione in carta libera, del tesserino blu e delle Dono Card, considerate comunque valide ai sensi di legge.