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Torremaggiore: Venerdì Santo “La Processione dei Misteri”

PROGRAMMA E ITINERARIO MATTUTINO E SERALE

Il manifesto del Venerdì Santo 2022 a Torremaggiore nasce da una intesa tra le due Confraternite e le rispettive Parrocchie  e si svolgerà con CONSAPEVOLEZZA e RESPONSABILITÀ. Consapevolezza perché non si può ignorare che la circolazione del virus Covid-19 è ancora presente, responsabilità verso gli altri, poiché la Processione richiamerà una moltitudine di fedeli ed è necessario

vivere in sicurezza questo momento di aggregazione che ritorna, dopo due anni, a far rivivere una tradizione antica e molto sentita.

“A tal proposito, le statue, quella del Gesù con la Croce e Gesù morto, usciranno dalla nostra Parrocchia poiché lo spazio antistante è molto ampio, rispetto allo spazio ristretto di via Rosario: una scelta di responsabilità per dare possibilità a tutti di ‘vedere l’uscita’ senza accalcarsi. Abbiamo apportato alcuni cambi della tradizione, concordati da tutti per il bene di tutti”- fa sapere il Priore della Confraternita del Rosario, Michele Pagliaro-.

“Essendo la Processione dei Misteri composta già da due Confraternite con i rispettivi simulacri, a cui si aggiunge il tradizionale ‘coro delle verginelle’ e la banda locale, abbiamo scelto strade più ampie con un itinerario scorrevole così da evitare strozzature o troppe svolte di qua e di la.

A chi è stato abituato per anni, a veder passare Gesù e la Madonna sotto casa, pur capendo la loro rimostranza nei nostri confronti, chiediamo di capire le nostre motivazioni”-.

Ed infine un invito alla CORRESPONSABILITA’ precisando che seppur la normativa non preveda l’utilizzo della mascherina all’aperto, in caso di mancato  distanziamento, verrà indossata comunque.

“La mascherina ci permette di stare in sicurezza accanto agli altri. Noi, Confratelli, Consorelle, Clero, Coro, tutti indosseremo la indosseremo dall’inizio alla fine: non trasformiamo questi momenti in occasione di contagio per noi e per gli altri.

Ci è data la possibilità di riprendere le nostre più belle tradizioni della pietà popolare, ma facciamo ognuno la nostra parte” – le conclusioni di

Michele Pagliaro-.

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